È Primavera coi gemelli del ’95: sabato eccoli agli ordini di Inzaghi

È una sfida fondamentale quella che attende il Milan Primavera sabato alle 15: al Vismara i rossoneri sono chiamati ad una larga vittoria contro l’Atalanta se vogliono staccare il biglietto valido per l’accesso alle Final Eight. Impresa non facile per i ragazzi di Filippo Inzaghi, che infatti devono vincere con almeno due gol di scarto, subendone al massimo uno. I nerazzurri, avanti di tre lunghezze, godono del risultato favorevole dell’andata, il 4-2 casalingo, e se dovessero scongiurare la rimonta nello scontro diretto, chiuderebbero definitivamente il discorso qualificazione. Ma Filippo Inzaghi, dalla sua, può sperare in un ritorno pesantissimo, quello di Bryan Cristante. Con il diciannovenne centrocampista e Andrea Petagna, il tecnico potrebbe quindi avere a disposizione i “gemelli del ‘95”.

Due destini da sempre intrecciati i loro: compagni in rossonero fin da ragazzini, sembrava potessero affermarsi nel calcio che conta proprio in questa stagione. Il centravanti, dopo essersi messo in evidenza in prima squadra con un ottimo precampionato, complici la presenza ingombrante di Mario Balotelli e l’acquisto in extremis di Alessandro Matri, è stato ceduto in prestito alla Sampdoria ad inizio stagione. Non riuscendo a ritagliarsi molto spazio con Mihajlovic, Petagna è poi stato richiamato da SuperPippo per dare una mano alla Primavera, nella quale Petagna ha confermato tutto il suo talento giocando e vincendo da protagonista il Torneo di Viareggio. Da cineteca, un mix di classe e potenza, il gol realizzato in finale contro l’Anderlecht.

Il suo compagno Bryan invece dopo l’esordio da sogno, impreziosito da una rete favolosa proprio contro l’Atalanta, si stava pian piano guadagnato un ruolo da titolare con Massimiliano Allegri, ma, con l’arrivo di Seedorf, il centrocampista è finito in fondo alle gerarchie. Quella di sabato si presenta come un’occasione da non perdere per i due amici: richiamati da mister Inzaghi, entrambi ora hanno l’opportunità di riscattarsi, oltre che di aiutare la Primavera a raggiungere e, perché no, a tornare a vincere dopo così tanti anni le Final Eight.

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