Taarabt, dal riscatto al piano B: il punto. E quella cena da Giannino…

Sabato sera la cena, il giorno dopo il derby insieme in tribuna, oggi le prime indiscrezioni che filtrano. La vittoria della stracittadina, in casa Milan, ha generato un effetto boomerang anche su tutte quelle (spinose) trattative che Adriano Gallani dovrà affrontare alla fine del campionato. Il piazzamento finale, Europa League sì o Europa League no, sarà determinante nelle scelte delle dirigenza che è tornata ad analizzare la situazione di Taarabt, ritenuta la più complicata.

Sabato sera, da “Giannino”, si sono incontrati Galliani e Kia Joorabchian, amico dell’ad rossonero ma anche agente di mercato. Sul tavolo, oltre ad un goloso buffet di primi e secondi, c’erano due giocatori. Il primo è Adel Taarabt, assistito dallo stesso Joorabchian. Il marocchino piace al Milan, il suo impatto nella squadra è stato più che positivo e le prestazioni sopra la media sono sotto gli occhi di tutti. Il problema è il prezzo del riscatto: i 7 milioni chiesti dal QPR sono ritenuti eccessivi per le casse rossonere, che con l’agente del giocatore sta lavorando per limare verso il basso la cifra. Ma il paraddosso di Taarabt consiste proprio in questo: meglio gioca, più difficile diventa il suo riscatto. Perchè il Liverpool ha già messo gli occhi sul numero 23 rossonero, e non stupisce se dovessero arrivare altre offerte nelle prossime settimane.

Il secondo giocatore sul tavolo era, invece, Lorenzo Insigne. Il gioiellino del Napoli è sempre sotto l’ala del procuratore iraniano e non stupisce che se il Milan non dovesse riscattare Taarabt, allora ecco che subentrerebbe un interesse per Insigne. Joorabchian, tra l’altro, era anche il procuratore di tale Carlitos Tevez. Ah Carlitos Carlitos…

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