Balo capocannoniere dell’era Prandelli. Attorno a lui… il nulla

Destro e Rossi non sono riusciti a staccare il biglietto per il Mondiale. Risultato? Il 90% dell’attacco della Nazionale ricadrà, guarda caso, su Mario Balotelli. L’uomo (il ragazzo) che fa discutere ma che alla fine riesce spesso a togliere le castagne dal fuoco ad allenatori e compagni portando a casa le vittorie per la propria squadra, in Nazionale e nel Milan.

La doppietta alla Germania nella semifinale dell’Europeo di due anni fa in Polonia ed Ucraina la dice lunga sull’adattabilità di Balo alle partite che contano, nei tornei che contano. Al Mondiale di quest’anno la strada tracciata all’Europeo di due anni fa avrà un seguito, con la continuità e la maturità acquisite nell’anno e mezzo di Milan.

Capocannoniere dell’Italia dell’era Prandelli, Balotelli ha segnato 12 reti fra tornei ufficiali e qualificazioni, almeno cinque in più di ogni altro suo compagno. L’attacco dell’Italia, con i vari Destro, Osvaldo, Rossi, Cassano, Insigne, Immobile e compagnia bella, a pensarci bene, non pare all’altezza di un Mondiale dove si punti ad andare avanti il più possibile. Ancor meno se Giuseppe Rossi e Mattia Destro vengono lasciati in vacanza per far posto ad Insigne, obiettivamente il meno all’altezza della situazione.

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