Oddo: “Galliani tra i più bravi al mondo, ma sulla vicenda Seedorf…”

Massimo Oddo è stato intervistato da Calcionews24.com. L’ex difensore rossonero ha espresso la sua opinione riguardo la squadra allenata da Prandelli, che deve riscattare l’ultima negativa apparizione ai Mondiali africani di quattro anni fa, e ha parlato anche della situazione Seedorf-Inzaghi.

La nazionale di Prandelli assomiglia a quella di Lippi del 2006? Oddo la pensa così: “Secondo il mio punto di vista sono due formazioni completamente diverse, questa che andrà in Brasile è una squadra molto più giovane con grandi potenziali talenti ma ancora inespressi; in Germania eravamo tutti o quasi grandissimi campioni già affermati. Prandelli ha puntato su elementi giovani e con i quali ha raggiunto ottimi risultati come nell’Europeo 2012”. L’Italia può arrivare in fondo?Secondo me l’Italia è una outsider, non è una potenziale vincitrice, perchè ci sono squadre molto più forti e con molta più qualità. Con questo non voglio dire che la nazionale non possa arrivare in fondo, basti pensare l’Europeo del 2012”.

E  sul Milan, particolarmente sulla vicenda Seedorf-Inzaghi, Oddo dice: “Sinceramente non l’ho capita molto. Ho visto quello che è successo in campo con Clarence e credo che il Milan sia migliorato notevolmente. Pippo ha iniziato la sua carriera vincendo qualcosa con la Primavera, il che non è facile, quindi avrà sicuramente le sue qualità. Quello che dico io è che non riesco a capire cosa sia successo, non ha molto senso prendere un allenatore a gennaio, fargli tre anni di contratto e mandarlo via a giugno. Se non sei dentro certe situazioni non le si può capire”.

E sulla società? “Credo che Galliani sia tra i più bravi dirigenti al mondo, lo ha dimostrato sul campo; posso dire una cosa: ognuno deve fare il suo lavoro, il segreto nel calcio è avere delle competenze e non occuparsi del lavoro altrui, Galliani a livello dirigenziale è un numero uno, lo ha sempre dimostrato. Riesco difficilmente ad immaginare ad un Milan senza Galliani, me lo terrei stretto. Non possiamo pretendere che Barbara Berlusconi faccia il mercato e vada a comprare i calciatori, ognuno deve fare il suo”.

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