Otto rossoneri per un Mondiale: il Brasile deciderà il loro mercato

Sono ben 8 i rossoneri che andranno a disputare la rassegna mondiale brasiliana. Dall’Asia fino al Sudamerica, Dall’Asia alla scontata Europa: Italia, Olanda, Giappone, Ghana e Colombia gli stati rappresentati. Quattro di questi otto già hanno provato l’esperienza mondiale, ma nessuno di loro è italiano. Essien e Muntari hanno giocato assieme per il Ghana durante il mondiale 2006 in Germania, mentre solo il secondo era anche in Sudafrica nel 2010. Honda era nell’ultima edizione con la nazionale del Sol levante. E infine De Jong era in quell’Olanda vice campione del mondo, seconda solo alla Spagna.

Ignazio Abate è al suo primo mondiale, anche in nazionale l’esterno destro troverà la concorrenza di Darmian e probabilmente anche di De Sciglio che verosimilmente però verrà usato sull’out di sinistra. L’azzurro che ha scelto il numero 7 per andare in Brasile arriva alla rassegna iridata dopo un’annata giocata poco e spesso male, e dunque il riscatto potrebbe essere la marcia in più per il ragazzo. Inoltre, le insistenti voci di mercato per lui potrebbero far diventare il suo Mondiale una vetrina in cui mettersi in mostra e alzare il prezzo di cartellino e contratto.

Anche per Mattia De Sciglio sarà il primo mondiale, partirà titolare nonostante una stagione di poche luci e tante ombre per il talentuoso terzino. Prandelli dovrebbe farlo partire a sinistra dove l’unica concorrenza potrebbe arrivare da Chiellini che resta più un centrale che un esterno, quindi il posto per lui è più o meno al sicuro. Gli occhi del Real lo seguiranno nel corso della competizione, ma anche Galliani e soci che in seguito alle sue prestazioni prenderanno la decisione se usarlo come sacrificio o meno.

Ultimo ma non ultimo italiano, è Mario Balotelli, che come per gli altri due azzurri rossoneri sarà alla prima volta. Su di lui pesa il compito di segnare, sarà il bomber, il centravanti, il numero 9. Da lui tutta la nazione si attende il maggior sforzo e qualche magia. Dovrà evitare di innervosirsi, giocare per la squadra o magari più vicino alla porta come berlusconi vorrebbe. Anche lui potrebbe essere un sacrificabile, quindi molta attenzione al suo atteggiamento durante tutto l’arco della competizione, l’Arsenal è già in agguato.

L’ultimo a sapere della sua convocazione è Cristian Zapata. Pekerman ha deciso i suoi 23 solo ieri e Zapata non era con l’assoluta certezza di rientrarci, tuttavia, l’esperienza e la qualità del centrale rossonero hanno avuto la meglio su una stagione partita bene ma conclusa nell’oblio più totale. Dovrebbe partire titolare al fianco di Mario Yepes, per dare alla difesa dei Cafeteros un retrogusto di Milan. Anche per lui le sirene di mercato non sono del tutto spente, con lo United sulle sue tracce.

Nigel De Jong è l’unico che può permettersi di gonfiare il petto davanti a questo Mondiale: la sua Olanda fa paura e potrebbe bissare la presenza in finale. Lui dovrebbe essere confermato al centro del centrocampo Orange ancor di più dal momento che Strootman ha dovuto dare forfait a causa del grave infortunio occorsogli. Lui non deve dimostrare niente a nessuno, se non giocare per portare finalmente ad Amsterdam la Coppa del Mondo.

Chi invece deve dimostrare il suo valore è Keisuke Honda. Il giapponese presentato come trequartista salvatore della patria, come numero dieci di classe e sul quale è stato creato tutto un sistema commerciale, si è nascosto troppo dietro la scusa del jet lag e alla fin fine si è attestato su livelli medio-bassi che hanno fatto urlare tutti al bidone. Il Mondiale per rilanciarsi, senza pressioni e in un gruppo che pende incondizionatamente dal suo sinistro. Ha le carte in regola per fare bene, per poi tornare al Milan e finalmente mostrarci qualcosa di buono.

Sulley Muntari sarà il perno delle Stelle Nere ghanesi. Su di lui girerà il centrocampo a 3 composto inoltre da Boateng e da Asamoah. Il Ghana viene da un mondiale sudafricano disputato alla grande e conclusosi ai quarti ai rigori contro il sorprendente Uruguay di Tabarez. Quest’anno il girone difficile (Germania, Portogallo e USA) limitano le chances di passaggio, ma sicuramente daranno filo da torcere a tutti dal punto di vista dell’agone sportivo.

Stesso ragionamento di squadra per Michael Essien, completamente diverso però dal punto di vista personale. Il centrocampista ex-Chelsea partirà sicuramente da riserva ma nel corso della competizione riuscirà sicuramente a dare tutta la sua esperienza al servizio della nazionale ghanese.

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