Kakà, San Paolo o ancora Milan. Senza addio, Iturbe va alla Juve

Oggi dovrebbe essere il giorno giusto per definire finalmente la situazione di Kakà, l’Orlando dovrà rispondere alla proposta del San Paolo: sì al prestito, ma alle nostre condizioni. La scadenza è stata fissata proprio dai rossobianconeri, disposti a pagare solo un terzo dello stipendio promesso al giocatore in America. La franchigia, ormai prossima allo sbarco in MLS, invece, non vuole fare sconti. E’ tutta una questione di soldi ed ingaggio, ripetono per intero i principali giornali sportivi in edicola: il Milan può solo aspettare. Rimangono immutate le tempistiche dell’eventuale affare: in Brasile per sei mesi e poi Florida dal 2015.

La soluzione migliore, ovviamente, sarebbe l’accordo fra San Paolo ed Orlando, il mercato rossonero così riuscirebbe a sbloccarsi ed Iturbe diventerebbe un colpo sostenibile. L’attesa per la decisione di Kakà però, la possibilità di liberarsi gratis dall’attuale contratto è valida fino al 30 giugno, sta maledettamente complicando la trattativa con il Verona. La Juventus, in questo senso, sta avendo sempre meno ostacoli sulla corsa all’argentino. E attenzione perché da Torino parlano addirittura di un principio di intesa con Iturbe: quinquennale da un milione e mezzo all’anno (più bonus e premi legati alle prestazioni), all’Hellas soldi (il prezzo standard è di 30 milioni) più uno tra Quagliarella, Peluso o Padoin. Nella giornata odierna, spiega stamane La Gazzetta dello Sport, i bianconeri dovrebbero incontrare il club veneto: può già arrivare la fumata bianca.

Ma il Milan non vuole affatto arrendersi. Sono frequenti i contatti Adriano Galliani-Sean Sogliano, l’AD sogna Iturbe a tal punto che potrebbe chiedere a Silvio Berlusconi di anticipare il budget di spese stanziato nel secondo incontro ad Arcore. Le pedina di scambio in mano al Diavolo si chiama Saponara. Da domani, quindi, le idee saranno più chiare, ma al momento Kakà è più vicino ad una (temporanea) permanenza, e di conseguenza Iturbe lontano.

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