Davide Pinato: “Il nostro obiettivo è creare calciatori da Milan. Marco? La sua duttilità è un pregio”

Davide Pinato (preparatore portieri del Settore Giovanile del Milan e papà di Marco), è intervenuto a Milan Channel, nel corso di “Milan Next”: “Tutto il settore giovanile ha intrapreso una metodologia precisa, comune, che vuole permettere ai ragazzi di crescere anno dopo anno, senza sosta, per poi sognare la Prima Squadra avendo i mezzi giusti per essere pronti il più possibile”.

Sul figlio Marco: “Il gol contro il Celtic in Youth League (in casa, ndr) è stato bellissimo, da vero bomber. Da piccolino giocava da attaccante, con Dolcetti ha fatto anche il terzino. Inzaghi lo ha provato da mezz’ala e poi più avanti, ha quel vizio del gol che nel calcio è un vantaggio assicurato; poi non so quale sarà la sua posizione in campo da grande. La sua duttilità è un pregio, un giocatore per essere completo deve essere in grado di fare le due fasi: attaccare e difendere, come faceva Donadoni ai miei tempi, talmente intelligente che poteva tranquillamente agire da terzino. Da genitore sono felicissimo che quest’anno sia riuscito a raggiungere anche la maturità a scuola. Per la Primavera la UEFA Youth League è stata un’esperienza straordinaria, perché sono questi i banchi di provano che servono a queste età per migliorare e superare i limiti: vincere 6 a 0 con il Cittadella, per esempio, serve a pochissimo, è una domenica persa. L’avventura in Europa è stata molto formativa, c’era più tensione e di conseguenza tanta gioia dopo le vittorie: i ragazzi ci tenevano molto, è bello vederli così. Il risultato deve essere figlio del gioco, vincere per vincere non è la soluzione”.

E ancora: “La Primavera del Milan nella scorsa stagione ha giocato un calcio diverso, il Chievo Verona ha sì vinto il campionato ma proponendo un calcio già visto, sicuro. Il nostro obiettivo è creare calciatori “da Milan”: difendere bene e dare la palla lunga al più bravo non può bastare né piacere. L’azione deve iniziare dal portiere, per le mie competenze mi piace sottolineare che l’anno scorso abbiamo aumentato molto le giocate con i piedi dei nostri numeri 1. Sono tutti ottimi ragazzi, ma mi piace sottolinerare Gigi Donnarumma, è giovanissimo ma ha doti superlative: ha già fatto benissimo con gli Allievi Nazionali, l’anno prossimo compirà il salto di categoria. Mastour? Qualità tecniche eccelse, ma non basta: per essere un giocatore bisogna sviluppare l’intero pacchetto“.

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