Berlusconi scarica Balotelli. Va bene tutto, ma perché svalutarlo così?

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.

“Il Mondiale l’ho perso io. Prima del torneo potevo vendere Balotelli a 35 milioni di euro, ma adesso chi me lo compra più?”. Queste sono le parole pronunciate da Silvio Berlusconi nella giornata di giovedì, parole che non lasciano spazio all’immaginazione. Il presidente rossonero non è mai stato il primo sostenitore accanito di Balo e non si è mai nascosto per far sembrare che non fosse così, anzi. Appena ha potuto ha sempre lasciato una stoccata chiara, inequivocabile. Ma, allora chi lo ha voluto mario Balotelli? Chi ha speso/investito oltre 20 milioni di euro per prelevarlo dal Manchester City?

L’operazione ovviamente fu fortemente voluta da Adriano Galliani, ma come al solito il vincitore morale di tutta la vicenda è stato Mino Raiola. Il procuratore, tra gli altri, di Ibrahimovic è ormai da tanto, troppo tempo presente nelle logiche di mercato dei rossoneri. Questo, considerando come agiva sul mercato indipendentemente da convenienze di altro tipo il Milan, resta un fattore quantomeno curioso. Infondo, perché senò affidare il progetto tecnico di una squadra, su un tipo come Balotelli? Forse, nemmeno Galliani ne era così convinto.

Ora, è chiaro che l’attaccante azzurro troverà sistemazione altrove (sarebbe quantomeno strano vederlo nel ritiro di Milanello, in queste condizioni), ma c’era bisogno di esternare certi pensieri prima di intavolare qualsiasi altra trattativa. Non si è persa l’occasione per riportare il coltello dalla parte del manico di uno come Raiola che ora sarà facilitato nel far valere il suo grande fiuto degli affari a discapito del Milan. Non sarà difficile assicurare al primo offerente Baloteli, assicurandogli un contratto faraonico. Se si risparmia sul prezzo del cartellino, infatti, si può anche chiudere un occhio sui contratti.

Sarà il Milan, però, a perderci da tutta questa vicenda. Il Milan in realtà ha perso già quando, nel gennaio 2013, decise di investire su Balotelli. Ha perso ancora quando nei primi sei mesi pensava di aver acquistato un fenomeno ed ha perso soprattutto quando non lo ha venduto per la cifra “monstre” di 35 milioni. Sarebbero stati vitali per fare un mercato all’altezza. Ora, invece? Balotelli andrà via, Berlusconi ed Inzaghi saranno accontentati, ma almeno 15 milioni di euro, non si dovrebbero regalare a nessuno.

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