Honda e il 4-3-3. Quale futuro?

Fra pochi giorni, ossia lunedì 21, tra i nazionali che si aggregheranno alla squadra per cominciare il ritiro, ci sarà anche il calciatore forse più discusso dell’ultima disastrosa annata rossonera e le cui prospettive future potrebbero essere ancora poco rosee. Parliamo di Keisuke Honda, che probabilmente si starà chiedendo che Milan ritroverà al proprio rientro, esattamente come i tifosi si chiedono che Honda ritroverà il Milan.

Se il numero 10 rossonero, dopo una stagione buia, è riuscito a rilanciarsi nel Giappone di Zaccheroni, mostrando di essere ancora il leader della squadra del Sol Levante, con ottime prestazioni e con il gran gol contro la Costa D’Avorio, è probabilmente per via del ruolo che il tecnico dello scudetto rossonero del 1999 gli riserva ormai da tempo, ossia quello di trequartista.

Lo stesso Zaccheroni ha raccomandato più volte la società rossonera di utilizzarlo in quel ruolo perché solo lì può rendere al meglio. Insomma, il giapponese preferisce giocare da trequartista in un 4-3-1-2 di berlusconiana predilezione. Tuttavia, anche a giudicare dalle prime uscite, appare molto difficile che Inzaghi adotti questo schema, ossia quello con il trequartista e le due punte, anche per le caratteristiche degli uomini che ha a disposizione.

Superpippo, ormai è noto, comincerà la stagione con un classico 4-3-3, nel quale il giapponese sarà costretto a disporsi come esterno destro, ruolo in cui non si esprime al meglio delle proprie potenzialità.  Tuttavia c’è il rischio concreto che, in un modulo che prevede degli attaccanti esterni in grado anche di ripiegare per dare una mano in fase difensiva, Honda possa essere tagliato fuori, poiché non ha il passo per i saliscendi sulla corsia laterale.

Occorre sottolineare, però, che nel modulo di Inzaghi, che prevede tre centrocampisti puri, il lavoro di ripiegamento per gli esterni offensivi è meno faticoso, il che potrebbe in parte agevolare Honda. In ogni caso, sull’impegno del Giapponese vi sono pochi dubbi, per cui crediamo che in ogni caso si metterà a disposizione del tecnico per rendersi utile alla squadra.

Da non dimenticare, infine, che il numero 10 è molto importante anche per fattori extra-calcistici che riguardano il marketing, per cui deve fare il possibile per ritagliarsi un posto da titolare, in quanto il marketing non basta per scendere in campo nel Milan di Inzaghi, dove gioca solo chi lotta e suda. La dirigenza ha dato ulteriore fiducia a Honda, che probabilmente non verrà ceduto. Adesso sta a lui esprimersi al massimo delle sue potenzialità.

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