Tra Modic a Sapo, ecco le prime indicazioni. Mentre da Roma…

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Conduce con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Da Solbiate Arno sono arrivate le prime indicazioni sul nuovo Milan di Filippo Inzaghi. Qualche accenno sugli schemi in fase offensiva dei calci piazzati: un angolo con un grande mucchio nei pressi del primo palo e poi un giocatore lasciato libero (e dimenticato colpevolmente dal Renate) sul secondo, oppure una punizione battuta non nella mischia ma consegnata ad un centrocampista che arrivava dalle retrovie. Piccoli passi, ma il lavoro di Vio deve ancora entrare nelle teste dei giocatori.

Ieri hanno segnato gli uomini più attesi: El Shaarawy e Saponara. Vengono da una stagione piena di infortuni e ora possono prendersi il Milan. Sarà più facile per il primo, già scattante e attivo, un po’ meno per Ricky che si deve riscoprire mezz’ala sinistra, come si tempi dell’Empoli. Il primo tempo del numero 8 non ha lasciato segnali positivi: fragile dietro, inefficace davanti. Poi nella ripresa la sua prestazione è lievitata fino a culminare nel rete del 2 a 0. Ha bisogno di tempo, spazio e fiducia.

Nessun miglioramento e la solita confusione invece per quanto riguarda Niang. Pasticcione un po’ ovunque e quasi senza speranza quando c’è da mirare la porta. Tutto il contrario di Andrej Modic, giovane classe ’96 che ha illuminato la parità dopo l’infortunio di Piccinocchi. Non è una novità, già in Primavera ha mostrato tanto ma ieri ha tenuto botta col salto in Prima Squadra. Visione di gioco impressionante, aperture millimetriche e classe da vendere. Servono test più probanti, ma vale la pena insistere.

Chiudo con una nota di mercato. Iturbe alla Roma lascia (forse) campo aperto su Alessio Cerci ma anche per un esubero giallorosso: Adem Ljajic, a lungo inseguito lo scorso anno. Il serbo cerca il rilancio, a 23 anni Milanello potrebbe essere il posto migliore per provarci.

Impostazioni privacy