Pippo, emozione ed idee chiare: lo staff è la chiave del suo progetto

Non chiamatelo sergente di ferro, ma date tutto: Pippo Inzaghi decide di presentare il suo staff in maniera ufficiale. Uno staff che ha voluto fortemente e che, diciamoci la verità, non prevede certo nomi per cui in via Aldo Rossi hanno dovuto svenarsi a livello economico. I più desiderati, Gianni Vio e Alfredo Magni, non hanno esitato un momento ad accettare la proposta del mister, mentre gli altri sei già rientravano a vario titolo nella vasta galassia Milan.

A colpire anche oggi a Milanello resta proprio Pippo: emozionato come poche volte lo si è visto in passato, nervoso e consapevole, neofita ma già fin troppo conscio di quello che sarà il suo futuro. Dopo il calcio giocato, dopo il calcio giovanile allenato, sa che è ufficialmente entrato nella dimensione più a rischio conosciuta nella storia di questo sport. E che ultimamente a Milanello ha portato quattro facce diverse nell’anno solare in corso.

Ma Inzaghi ha già ben chiaro in testa il lavoro da fare, sa che non potrà puntare al massimo fin da subito, ma sa anche che, quando i giocatori danno tutto, tutto è davvero possibile. E, per ora, mister Pippo chiede proprio questo: serietà e professionalità. “Con i professionisti non c’è bisogno di essere un sergente di ferro come mi avete dipinto“, ha precisato proprio oggi. È vero, dovrebbe essere così se tutti lo recepiscono. Anche quelli che a Milanello ci torneranno solo il 21.

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