Menez, l’attesa non amplifica il piacere: l’infortunio ritarda i piani

Il mercato del Milan è bloccato dalle cessioni ma molti si dimenticano che la società rossonera ha già regalato ad Inzaghi alcuni rinforzi, tra cui spicca il francese Jeremy Menez. L’ex PSG, arrivato a parametro zero, era seguito anche da Juve e Fiorentina ma ha scelto il Diavolo perché convinto dal nuovo mister del Milan che è andato a trovarlo in vacanza pur di portarlo a Milanello.

Intorno a Menez c’è una grande attesa, tutto l’ambiente e i tifosi si aspettano moltissimo da lui che nella sua carriera ha dimostrato un talento fuori dalla norma che però è spesso andato a braccetto con una discontinuità a tratti incomprensibile. Il ritiro con il Milan è iniziato nel migliore dei modi con il gol nella partitella in famiglia ma poi un problema fisico, assolutamente non grave, gli ha fatto saltare le sfide con Renate, Monza ed Olympiacos. Probabilmente non riuscirà a recuperare neanche con la gara contro il City, forse uno spezzone nel finale, ma meglio non rischiare. Il campo per il momento resta lontano. Un vero peccato, senza questo fastidio avrebbe potuto mettere minuti nelle gambe, recependo sul campo le richieste tattiche di Super Pippo. L’infortunio comunque non ha tolto l’entusiasmo al francese che infatti nei giorni scorsi si è lasciato anche andare a una previsione molto ottimistica sulla stagione che sta per iniziare, parlando di scudetto.

Lui ha anche dichiarato di preferire giocare a sinistra ma molto spesso, anche e soprattutto se il mercato non dovesse regalare nessun colpo, lo vedremo agire sulla fascia opposta, in un tridente di tutto rispetto con Balotelli ed El Shaarawy. Dinamicità e imprevedibilità: Inzaghi ha già dimostrato tutta la sua fiducia per l’ex Roma, stravede per lui e lo aspetta. Per il 27enne è la stagione della svolta, far vincere qualche partita è da grande giocatore, prendersi le responsabilità e diventare leader sono caratteristiche dei campioni. Il ponte non è ancora stato attraversato da Jeremy, che in passato si è rivelato troppo narciso: ora ha tutto per sfondare, con il rossonero sulle spalle.

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