Troppi esuberi, poche richieste

Giocatori in esubero, poco richiesti e comunque incapaci di muovere il mercato e garantire le entrate necessarie a sbloccare la questione arrivi. Giocatori che, ormai da tempo, sono considerati solo un peso o poco più e nell’ultima stagione non hanno avuto una visibilità tale da suscitare richieste degne di esser prese in considerazione. Il mercato rossonero, anche quest’anno, fatica a decollare e il problema è sempre lo stesso: la cronica, preoccupante difficoltà nel trovare una sistemazione definitiva ai tanti, troppi elementi che non rientrano più nei piani societari.

Citare qualche nome è molto facile: Nocerino, Birsa, Traoré, Zaccardo, Matri. Nomi risaputi, nomi che tante volte sono stati accostati ai club più diversi, ma che mai, in concreto, hanno saputo trovare la loro strada lontano da Milanello. Nessuna società, infatti, è davvero disposta ad investire su di loro e ad accollarsi stipendi elevati e, spiace dirlo, contratti firmati a suo tempo con troppa leggerezza dalla dirigenza rossonera.

Il massimo a cui in questi casi si può arrivare è la cessione tramite la formula del prestito. Nulla, insomma, che possa garantire un guadagno o comunque una partenza in via definitiva. Risolvere al più presto questi nodi, però, diventa un crocevia fondamentale, per tanto motivi. Per iniziare ad impostare una campagna acquisti meno vincolata, per pensare ad elementi più da Milan, per non vivere un’altra estate da comparse.

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