Si riparte nel segno del Pazzo: due gol (uno di testa) e tanta speranza

La prima partita stagionale del Milan non era un impegno ufficiale e non era neanche un’amichevole vera e propria, ma solo una prima sgambata in famiglia, un primo assaggio della nuova realtà rossonera. C’era comunque molta curiosità per vedere all’opera il primo Milan di Pippo Inzaghi, la ‘prima’ di Menez ed Alex con la nuova maglia, i tanti ragazzi della Primavera, Mastour all’opera con i più grandi e tanti altri spunti d’interesse. Era un Milan A contro un Milan B, suddiviso questa volta tra Milan rossonero e Milan giallo, era soprattutto l’apertura di Milanello per questo 2014/2015 che è alle porte. Certo, ci sono stati i gol di Albertazzi e Menez (i primi con la nuova maglia), ma c’è stata soprattutto la doppietta di Giampaolo Pazzini.

Non si può assolutamente prescindere da questo per raccontare il match di ieri. Che sia un segno su come questa possa essere un’annata all’insegna del Pazzo, ancora non è dato ed è presto per saperlo, ma, senza ombra di dubbio, è un segnale importante. L’anno scorso il bomber di Pescia ha sofferto tantissimo dopo l’operazione al ginocchio di maggio. Di questi tempi era ancora in piena fase riabilitativa e la preparazione con la squadra la vide solo da spettatore. Il lento recupero, una condizione che tardava ad arrivare e la poca fiducia di Seedorf, poi, hanno fatto il resto. Ora, è lì, con nuovi e vecchi compagni, con un nuovo allenatore ed è partito in ritiro con il Milan per la prima volta nella sua vita (due anni fa, infatti, arrivò dall’Inter solo a fine agosto).

I benefici si stanno vedendo fin da subito. Un gol su rigore ed uno di testa (quest’ultimo gli mancava da più di tre anni quando con la maglia dell’Inter realizzò una doppietta al Cesena) per regalare la vittoria ai suoi compagni (i rossoneri) nella sfida in famiglia. Tra poco inizieranno ad arrivare test più provanti, partite nel vero senso della parola, la prima di campionato, ma, per ora, Pazzini ha voluto lanciare un appello. Lui c’è e quest’anno vuole essere protagonista. Come nella sua prima stagione in rossonero, quando con 15 reti aiutò il Diavolo a centrare l’obiettivo Champions con il terzo posto. Dopo un’annata da cancellare, adesso è tempo di ripartire, di riprendersi il Milan e di tornare a fare quello che meglio gli riesce: il gol.

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