Nel rischioso Milan di Pippo, la scommessa Niang più di Honda

Daniele Mariani è giornalista pubblicista. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Conduce “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT). E’ opinionista per “Il Campionato dei Campioni” di Odeon TV, dal 2011 collabora con il Giornale di Vimercate.

Per Filippo Inzaghi allenare questo Milan sarà un rischio affascinante. Passione e misura, profilo basso ma idee innovative: più che un inizio, non è mai finito niente. Si è già caricato sulle spalle (una delle quali ha regalato la Champions numero 7) i problemi del passato, senza mai citare né Allegri né Seedorf. Il raduno per sfiorare la perfezione dell’essere milanista. SuperPippo ha già in testa la sua squadra: simile nei giocatori, diversa nello spirito.

Le difficoltà a spingersi seriamente verso un unico vero obiettivo (Iturbe, Cerci) in attacco, senza poter fare la voce grossa, suggeriscono un’intrigante soluzione interna: M’Baye Niang. Il francese, nemmeno 20 anni, ha la struttura del potenziale talento (inespresso) ma una dimensione molto modesta, non vale il Milan e forse non lo varrà mai. Le possibilità che rimanga in rosa dopo le 23 del 1 settembre sono minime, si cercherà un altro prestito leggero ed indolore per fare sì spazio al “grande colpo”, ma anche ad un giocatore come Honda. Ne vale la pena? Il giapponese, classe ’86, è considerato una riserva per Inzaghi e soffrirà più di tutti il cambio di modulo, un lusso economico più che una risorsa sul campo. Meglio scommettere su Niang che dare fiducia ad Honda, una mossa che comunque non sposta gli equilibri. Non fermiamoci, per esempio, all’incidente con la Ferrari nel periodo al Montpellier (22 presenze e 5 gol), la stessa logica va usata con Balotelli: Mario è così, punto. Questo può essere il momento giusto per M’Baye, le prime amichevoli senza i Nazionali forniscono un’occasione rara.

In ogni caso, una seconda chance è improbabile come nel caso di Matri: la società insegue un nuovo attaccante di destra mancino. Occhio al nome di Lamela (magari con Balotelli al Tottenham?). Il mercato fatto fino ad ora non basta per competere al terzo posto, per ora limitiamoci a benedire gli acquisti quasi a costo 0 di Rami, Alex e Menez. Materiale fresco per le prossime accuse senza misura della Sud contro Galliani.

Twitter: @Nene_Mariani

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