Agazzi-Gabriel, uno è di troppo: il triste ruolo del “terzo incomodo”

Uno dei due andrà via. Lasciare il Milan non è semplice, ma rimanerci in terza fila lo è altrettanto. Agazzi e Gabriel sono uniti da un destino comune: il loro futuro rossonero ha le sembianze della tribuna. Il turnover in porta è minimo e raramente c’è spazio per tutti. Le gerarchie sono solitamente stabili, a meno di clamorose gaffes o infortuni, che fanno girare la ruota.

Quando sei il terzo incomodo, devi scegliere: restare a guardare, sperando di sovvertire la situazione, oppure andare dove puoi diventare prima scelta. Chi partirà tra Agazzi e Gabriel lo dirà il mercato, per il Milan è pressoché uguale. Agazzi sembrava vicino al Sassuolo, ma non è l’unico indiziato per sostituire Pegolo. Per Gabriel, stesso discorso: si attendono offerte, ma si valuta attentamente la squadra a cui affidarlo perché, nonostante il poco utilizzo, è un giovane promettente che il Milan non vuole bruciare. Il brasiliano era stato proposto al Real nella trattativa per Diego Lopez, ma i madrileni hanno “gentilmente” rispedito la proposta al mittente.

Nei prossimi giorni sicuramente si sbloccherà qualcosa, al momento anche i giocatori sono molto confusi. In fondo, una big come il Milan ti dà sempre la carica giusta per metterti in discussione, per giocarti le tue carte nel corso della stagione, ma in questo caso sarà soltanto uno a poterlo fare. L’altro è di troppo.

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