Alex-Rami, intesa in progress

Il Milan è tornato dalla tournée americana con due questioni urgenti da affrontare: la prima, prontamente risolta in queste ore con l’arrivo di Diego Lopez, riguardava il portiere. Affidare le chiavi della porta ad Agazzi era apparsa fin da subito una scelta azzardata, soprattutto, visto e considerato che davanti all’ex portiere di Chievo e Cagliari non ci sono più Baresi, Maldini, Nesta e Costacurta, ma una fase difensiva ancora da decifrare. Su SpazioMilan.it l’abbiamo auspicato già da tempo: equilibrio e fase difensiva sono le parole chiave che dovranno essere poste al centro del lavoro a Milanello. Le grandi squadre si costruiscono a partire dalla difesa: il Milan prende gol con una facilità disarmante.

La Guinness Cup ha evidenziato problematiche strutturali di reparto, ma anche errori individuali. A meno di un mese dall’inizio del campionato, preoccupano soprattutto le prestazioni della coppia centrale Rami-Alex: il riscatto del primo e l’arrivo (a costo zero) del secondo avrebbero dovuto alzare non poco l’asticella dell’affidabilità del reparto difensivo e blindare così la tanto bistrattata difesa rossonera. Le attenuanti, sia chiaro, non mancano: in primis, Alex e Rami sono entrambi fisicamente possenti e rocciosi, caratteristiche che rendono fisiologicamente necessario un periodo di tempo più lungo per entrare in condizione, inoltre, i due difensori hanno giocato assieme pochissimi minuti: 35′ con il Monza e 45′ contro il City.

Certo è che se dovessimo tracciare un primissimo bilancio della futura coppia titolare sono guai seri, visto e considerato che i minuti disputati contro il Monza hanno fatto emergere una condizione fisica imbarazzante e un’intesa ancora da mettere a fuoco: problematiche esplose nel primo tempo contro il Manchester City, dove i Citizens hanno rifilato ad Agazzi una quaterna in meno di un quarto d’ora (dal 12′ al 26′). Gli alibi trovano fondamento nella preparazione: c’è veramente da sperare che i problemi di entrambi siano dovuti ai carichi di lavoro e ad una conseguente mancanza di lucidità.

A Milanello dovranno essere settimane intense di lavoro, studio e fatica per cercare di restituire al Diavolo una coppia di centrali collaudata, di sicura affidabilità ed esperienza. L’arduo compito che attende Pippo Inzaghi è quello di cercare di assemblare e coordinare il pacchetto difensivo, che quest’anno gode di una batteria importante di centrali, a partire da Daniele Bonera, che a 33 anni dispone ormai delle chiavi di Milanello, un difensore eclettico, carismatico: autentico rappresentante della cultura italiana della difesa. Pippo dovrà tenere in seria considerazione la coppia artefice della rimonta Champions 2012/2013, Zapata-Mexes, con il colombiano reduce da un maestoso mondiale con la sua nazionale: dovessero rimanere entrambi, rappresenterebbero una validissima, e già pronta, alternativa alla coppia Rami-Alex.

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