Il punto e una domanda pressante: perché Silvio a Milanello senza ad?

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Collabora con La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Veniamo da una settimana piuttosto complicata: abbiamo perso un giocatore di indubbio peso, nel contempo abbiamo vinto un buon torneo senza di lui, abbiamo lasciato un ad zuppo di doccia gelata a Forte dei Marmi (dove si è “deciso” di far saltare definitivamente la pista che porta ad Alessio Cerci), mentre dell’altro ad, al momento, si sono perse le tracce. Detto così, parrebbe un minestrone immangiabile, una sequenza senza capo né coda. E invece, alla fine, il giocatore di indubbio peso sembra aver fatto da sprone per la buona riuscita di un Trofeo Tim in cui spunti interessanti, finalmente, si sono visti. Segnano tutti, là davanti: da Honda a Menez fino ad El Shaarawy, con il solo Pazzini a secco ma prontamente rincuorato da Inzaghi. Anche l’ennesima domenica toscana, pur avara di notizie succose, certifica ancora una volta quanto il rapporto tra Pippo e Adriano Galliani sia saldo saldissimo. Non a caso mercoledì ci si ritroverà tutti, per la sesta volta negli ultimi due mesi e mezzo, nel fortino di Arcore.

Ma proprio parlando di Villa San Martino, quindi di Silvio Berlusconi, stupisce come nessuno abbia sottolineato la precisa volontà del presidente di incontrare la squadra a Milanello da solo. Niente bracci destri, niente figli: solo lui, il mister e la squadra. Un incontro importante, uno dei più prolifici degli ultimi anni in cui l’ex Cavaliere ha svelato in anteprima le ultime possibili mosse di mercato, congedando implicitamente mele marce vecchie e nuove. Difficile vedere il patron a Carnago dopo una cessione e non dopo un acquisto: sentiva probabilmente la reale necessità di rassicurare i suoi ragazzi; ragazzi che hanno prontamente risposto “Presente!” a Reggio Emilia, nella kermesse del Trofeo Tim che sembrava un sogno se paragonato alle precedenti amichevoli estive. Ed è curioso che i più tonici e decisivi siano stati proprio i pupilli di Berlusconi: dai terribili ’92, De Sciglio ed El Shaarawy, alla scommessa (commerciale?) Honda, finalmente punto di riferimento anche in campo, fino alla scommessa delle scommesse Menez, che pare sia stato particolarmente affascinato dall’incontro col numero uno.

In tutto questo, forse con un pochino meno d’ansia, si è aperta l’ultima settimana di mercato, quella che dovrà portare soprattutto il sostituto di Balotelli. Tre esterni, per ora, sembrano poter bastare mentre la strategia per il rinforzo a centrocampo è ancora abbastanza nebulosa. E se Reggio Emilia ha raccontato di un Cristante non ancora pronto per prendere per mano la mediana rossonera, Andrea Poli sembra davvero poter avere tutte le carte per sfondare nella nuova stagione. E Saponara? La crescita c’è, costante ed importante: Inzaghi lo sta capendo e gli sta facendo mettere minuti nelle gambe come non era mai successo in precedenza. Si partirà ancora da De Jong e, al suo rientro, da Montolivo. Ma la corsa al “terzo posto” resta più che mai aperta.

Twitter: @Chrisbad87

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