La zona nevralgica rossonera ai raggi x: male Muntari, il resto regge. E che bel Bonaventura

Non solo un problema difensivo. Martedì ad Empoli la squadra di mister Inzaghi ha ‘confermato’ alcuni lati non proprio positivi riguardanti la zona nevralgica del campo. Se Bonera e Zapata non hanno offerto una prova sufficiente, dall’altro lato i centrocampisti scesi in campo hanno alternato alti e bassi che hanno inevitabilmente condizionato la gara dei rossoneri.

Su tutti il ghanese Muntari che, dopo un buon inizio di stagione, fra Juventus ed Empoli ha perso un po’ di lucidità e, sul finire della prima frazione, già ammonito, ha rischiato seriamente di farsi espellere; insomma, una prova incolore per lui. Sulla stessa falsa riga, o quasi, il neo acquisto Van Ginkel: per certi versi emozionato e ancora da integrare nelle dinamiche di gioco, per altri sfortunato quando alla mezz’ora è costretto ad uscire per un infortunio, l’olandese non ha inciso più di tanto in mezzo al campo, nel ruolo di mezz’ala destra. Ma diamogli tempo: la qualità non gli manca e la mediana milanista ha tanto bisogno di palloni accompagnati da piedi raffinati.

Al suo posto entra Jack Bonaventura: una prova di grande tenacia e di grande corsa, un colpo azzeccato: del resto aveva dimostrato il suo valore nelle ultime tre stagioni all’Atalanta ed Inzaghi si fida completamente di lui. Dopo il gol realizzato contro il Parma ed i pochi minuti giocati contro la Juve, Jack non si è fatto trovare impreparato quando chiamato in causa al Castellani: segno che, anche se partito dalla panchina, può essere una pedina fondamentale a gara in corso oltre che dall’inizio.

Infine, De Jong e Poli: per l’olandese una buona prova nel complesso, sull’azione del secondo gol poteva fare più attenzione ma in mezzo al campo si è rifatto con la solita grinta e decisione. Il giovane azzurro invece ha avuto da subito un impatto positivo, sin dal momento del suo ingresso in campo: la corsa non manca mai, il pressing pure; forse, come Muntari, pecca un po’ di lucidità ma in generale contribuisce al buon secondo tempo giocato dalla truppa di mister Pippo Inzaghi.

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