Che sia sempre fine agosto!

Dopo tante settimane buie o comunque non oltre l’opaco, l’ultima sette giorni di agosto, come spesso accade, si è rivelata inaspettatamente positiva per i colori rossoneri. Ma andiamo per ordine.

Un colpo decisivo per l’innalzamento dell’umore dei milanisti è arrivato in questi ultimi giorni di mercato, con la cessione di Balotelli, osteggiato, inutile nasconderlo, da buona parte dei tifosi, e con l’arrivo, al suo posto, di Fernando Torres, il quale, pur deludendo nelle sue ultime stagioni al Chelsea, può essere comunque ancora annoverato nella schiera dei grandi attaccanti d’Europa. E il tutto, almeno per ora, a costo zero. L’ennesimo capolavoro di fine estate da parte di Adriano Galliani, che nelle ultime ore si è anche aggiudicato il giovane compagno di squadra di Torres al Chelsea, il centrocampista olandese Marco Van Ginkel, anch’egli in arrivo in prestito. Insomma, un mercato che sembrava buio per i rossoneri, è stato impreziosito da Galliani, come spesso accade, proprio al fotofinish. E potrebbe non essere finita qui. IN RIALZO.

Ad accendere gli umori dei tifosi rossoneri è stata, però, soprattutto la convincente vittoria di ieri sera contro la Lazio. Un 3-1 frutto di un Milan ben messo in campo in tutti i reparti e, cosa che più sembra segnare lo scarto rispetto alla scorsa stagione, grintoso e rapidissimo nelle ripartenze, con il trio Honda, Menez, El Shaarawy continua spina nel fianco dei difensori biancocelesti. Straordinaria la prestazione del Faraone, che sembra aver ritrovato la forma e lo scatto dei tempi migliori. La squadra avrebbe potuto subire qualcosa in meno nella seconda parte della ripresa, ma siamo alla prima di campionato in data 31 agosto. È tutto fisiologico. IN RIALZO.

Altro stacco deciso rispetto alla passata stagione sembra essere una ritrovata solidità del reparto difensivo, pure orfano di tre titolari su quattro. L’unico presente, Alex, autogol sfortunato a parte, è stato il vero perno della difesa, impedendo che si verificasse, almeno oggi, quello che nelle ultime annate è stato il vero tallone d’Achille della formazione milanista: i gol subiti di testa da palle inattive. Infatti, ogni cross proveniente dalle corsie laterali biancocelesti è stato preda del mastodontico difensore brasiliano, che ha adesso il compito di caricarsi sulle spalle la retroguardia rossonera, impreziosita anche dall’arrivo, finalmente verrebbe da dire, di un portiere di caratura internazionale come Diego Lopez, che ha magistralmente sventato il rigore di Candreva allo scadere. Insomma, da migliorare c’è ancora molto, ma finalmente adesso vi è una solida base di partenza. IN RIALZO.

In un Borsino concentrato sul termine “svolta”, è doveroso concludere con quello che è sembrato il mutamento più radicale rispetto alla scorsa stagione, ossia la coesione del gruppo. Emblematico è stato, in tal senso, l’abbraccio dei giocatori con Filippo Inzaghi dopo la rete del raddoppio siglata da Sulley Muntari. Un gesto così improvviso, gioioso e pieno di grinta che ha lasciato a bocca aperta parecchi tifosi e addetti ai lavori, con i calciatori che chiamano SuperPippo all’ingresso in campo e l’ex numero 9 che non si fa pregare, corre incontro ai suoi e viene sommerso dagli abbracci. Segno chiaro, evidente, che nello spogliatoio è tornato quello spirito di gruppo e quella voglia di remare insieme nella stessa direzione che è medicina primaria per tornare a vincere. IN RIALZO.

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