Stefano Eranio, storico centrocampista del Milan dal 1992 al 1997, durante il quinquennio rossonero ha conquistato tre scudetti, tre Supercoppe italiane, una Champions League e una Supercoppa Uefa. Eranio, intervistato in esclusiva da Calciomercato.com, ha espresso il proprio parere sul nuovo corso rossonero targato Pippo Inzaghi, dell’imminente sfida di San Siro contro la Juventus e delle prospettive di classifica dei i rossoneri.
In merito la partenza dei rossoneri: “No, non mi aspettavo una partenza di questo tipo anche se la rosa del Milan è di assoluto valore. Inzaghi deve però registrare la difesa che incassa un po’ troppe reti”.
Riguardo l’imminente sfida di San Siro contro la Juve: “Sarà una partita dura per entrambe le squadre. La Juventus ha giocato in Champions League e sarà stanca, mentre il Milan non ha nulla da perdere ed ha entusiasmo. I bianconeri forse recupereranno Vidal, mentre i rossoneri recupereranno un giocatore importante come El Shaarawy”.
Eranio azzarda un pronostico:“E’ difficile fare un pronostico su una partita del genere, credo che finirà 2-2 e sarà un match divertente e ricco di colpi di scena”.
Su Inzaghi:“Sta facendo delle cose importanti ma quello che più conta è che ha portato serenità ed entusiasmo, il lavoro sta pagando. I tifosi poi lo amano e questo secondo me è un fattore a suo vantaggio”.
Prospettive di classifica per i rossoneri:“Può succedere di tutto, ripeto il Milan per me ha un’ottima rosa e può ambire a traguardi importanti. L’unica squadra che vedo superiore è naturalmente la Juventus, i rossoneri li metto alla pari della Roma che ha la Champions League e si è rinforzata sul mercato. Dopo Milan e Roma vedo il Napoli e le altre”.
Sulla possibilità di poter puntare allo scudetto:“Io dico sempre che nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato. Il Milan è l’unica a non avere le coppe europee e se tutto gira come deve girare e la fortuna assisterà la squadra, con gli infortuni soprattutto, è lecito sognare e pensare allo scudetto”.
Sulla delicata questione relativa l’esonero di Clarence Seedorf:“Con Seedorf sono stati troppo frettolosi, la scelta è stata azzardata fin dall’inizio perchè Clarence era ancora un giocatore. Io avrei continuato fino a fine stagione con Allegri e poi a giugno avrei fatto gli opportuni calcoli. Non si sono comportati bene con lui che a livello di risultati ha fatto il massimo con il potenziale di cui disponeva. Forse non piaceva il suo modo di essere o la sua eccessiva personalità ma entriamo in dinamiche che con conosco e non sappiamo cos’è successo veramente”.
This post was last modified on 20 Settembre 2014 - 09:40