Juve: Pogba e Marchisio pilastri, Tevez showman

Dopo le vittorie contro Lazio e Parma, per il Milan, arriva la prima grande sfida stagionale. Nella gara valida per il secondo anticipo della terza di campionato, i rossoneri ospitano la Juventus di Massimiliano Allegri, che al momento ha raccolto sei punti su sei e che è reduce dall’affermazione interna contro il Malmoe, in occasione della prima giornata della fase a gironi di Champions League. I bianconeri, al comando della Serie A da tre stagioni, sono una squadra compatta, solida e quadrata: in campionato, nei momenti decisivi, sono soliti esprimersi al meglio. Ecco allora che, malgrado martedì sera abbia faticato ad andare in gol, non possa schierare gli infortunati Marco Barzagli e Andrea Pirlo e rischi di dovere fare a meno anche di Arturo Vidal, sulla carta, nello scontro di scena a San Siro, la Juventus, in campo con il solito 3-5-2, rimane la favorita.

Punti di forza: centrocampo centrale; Tevez.
Nella zona nevralgica del terreno di gioco, Massimiliano Allegri può contare su Claudio Marchisio e Paul Pogba, mediani di altissimo livello, in grado di interpretare al meglio tutti i ruoli del centrocampo, di portare qualità e quantità e di risultare decisivi. Dotati di dinamismo, senso del gioco, abilità nei contrasti e nella fase di recupero palla, propensione all’inserimento, qualità tecniche, conclusione dalla distanza potente e precisa e fisico compatto, Marchisio e Pogba (quest’ultimo è bravo anche nel gioco aereo) rappresentano il fulcro del gioco della Juventus, tanto da sapere proteggere al meglio la retroguardia e supportare la manovra offensiva, specie con break in mediana di fondamentale importanza, tiri da fuori area e inserimenti fulminei e intelligenti. L’altro bolide bianconero è Carlos Tevez, seconda punta utile e duttile, che annovera nel proprio bagaglio tecnico caratteristiche importanti: estro, personalità, mobilità, aggressività, potenza, resistenza, spirito di sacrificio, esplosività, qualità balistiche, dribbling secco, efficacia e inventiva. Punta completa e di alto livello. Spalla perfetta per un Llorente forte di testa e dal punto di vista fisico ma non molto rapido.

Punto debole: Bonucci; attacco sterile.
La Juventus presenta una difesa arcigna ed efficace che, però, ha come anello debole Leonardo Bonucci. Quest’ultimo è un centrale di tutto rispetto, che annovera nel proprio repertorio fisicità, senso dell’anticipo e stacco aereo, ma che a volte incappa in amnesie evitabili, risultando poco mobile nello stretto e poco puntuale nella comprensione dello sviluppo del gioco, oltre a non trovarsi sempre a proprio agio con la palla tra i piedi, quando chiamato a impostare. In questo modo, in determinate situazioni, commette svarioni che possono compromettere il risultato finale. Incostante. Inoltre, pur costruendo un’elevata mole di gioco, la Juve non sempre concretizza al meglio le occasioni a propria disposizione. Sia chiaro, sul lungo andare, in questo triennio, i bianconeri sono quasi sempre riusciti a segnare con regolarità. Tuttavia, in alcune gare, prime due partite del campionato in corso incluse, sono andati in rete meno di quanto potessero. Dettaglio importante, ma non fondamentale. Se dovessimo concedere spazi e occasioni, infatti, prima o dopo, la Juventus, ci punirebbe. Garantito.

Giocatore chiave: Paul Pogba.
E’ il francese il fulcro del gioco della Juventus. Prestante dal punto di vista fisico, bravo con la palla tra i piedi, elegante, agile, incisivo negli inserimenti,  dotato di una conclusione dalla distanza pericolosa, potente e precisa, forte di testa, insuperabile in interdizione e in fase di non possesso e intelligente dal punto di vista tattico, Pogba è il bianconero più pericoloso, l’uomo in più a disposizione di Allegri, sotto ogni aspetto. Minaccia numero uno.

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