L’Inzaghi trasformista e le tante soluzioni del suo Milan

Il frenetico mercato estivo conclusosi poco più meno di 36 ore fa, ha messo a disposizione di Pippo Inzaghi una rosa sicuramente molto competitiva e soprattutto fatta di giocatori capaci di ricoprire più ruoli, dando la possibilità a SuperPippo di variare moduli e strategie a seconda degli avversari che ci si ritroverà di fronte domenica dopo domenica. La Gazzetta dello Sport in edicola quest’oggi, infatti, ha fatto il punto tattico del nuovo Milan targato Inzaghi. Il quale ha ribadito due concetti essenziali. In primis: “Non mi focalizzo solo sul 4-3-3, la rosa va valorizzata al massimo“, in secundis: “All’incirca al 60° i ogni partita dovrò cambiare gli esterni d’attacco perchè a loro sarà richiesto un lavoro estenuante“. Ecco spiegato il motivo per cui il Milan, nonostante non diputi le coppe, annoveri in rosa ben cinque ali offensive.

La Rosea ipotizza due soluzioni alternative al 4-3-3, una da utilizzare contro le cosiddette piccole, che si chiudono e rendono difficile il gioco negli spazi che così bene si è visto contro la Lazio. Le soluzioni ideale potrebbero essere il 4-4-2 con due “animali d’area di rigore” come Torres e Pazzini a sfruttare, ad esempio, il gioco sulle fasce del neo arrivato Bonaventura e dei terzini rossoneri, oppure Honda (o Menez) trequartista per usufruire, magari, dei tiri dalla media distanza.

Contro le big, invece, servirà una formazione arcigna e densa a centrocampo dove ci si ritroverà ad affrontare i vari Vidal, Pogba, Pjanic, Hamsik o Borja Valero. Ecco, allora, che potrebbe essere mandato in campo un 4-2-3-1, con due mediani di rottura a proteggere la difesa (De Jong, Muntari) e tre fantasisti, dei quali due “atipici” (Poli e Bonaventura) ed uno prettamente offensivo come El Shaarawy, o Menez, ad aiutare la prima punta. Insomma il trasformista Inzaghi è pronto a rendere il suo Milan più camaleontico che mai.

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