De Jong pilastro e Menez on fire, ma Bonera e Diego Lopez…

DIEGO LOPEZ 4 – Incolpevole in occasione delle prime tre reti subite, l’estremo difensore spagnolo risulta disattento e per nulla concentrato dinanzi al retropassaggio di De Sciglio: regala al Parma la rete del quattro a cinque e rischia di compromettere una partita in apparenza già vinta. Maldestro.

ABATE 7 – Grande prestazione del terzino destro rossonero, che corre come un forsennato, spinge con regolarità, salta il dirimpettaio, ha il merito di sfornare un traversone perfetto per il gol di Honda e di svolgere con efficacia la fase di copertura, senza farsi superare e contenendo il più possibile.

BONERA 4 – Daniele parte abbastanza bene, disputando un primo tempo di discreto livello. Peccato che, nella ripresa, la sua prova venga macchiata in maniera indelebile. Colpevole sul gol di Jorquera, da cui viene anticipato in maniera inaccettabile, e reo di un’espulsione a dir poco evitabile.

ALEX 5.5 – Il centrale brasiliano è il responsabile principale del gol del momentaneo uno a uno, firmato da Antonio Cassano, ma resta comunque a galla grazie a un fisico imponente e alla protezione del centrocampo. Penalizzato da un’amnesia. Distrazione fatale.

Dal 62′ RAMI e ZAPATA 6 – Entrano in campo con personalità, non commettono errori e fanno valere la prestanza fisica e i centimetri, tanto da sventare alcuni tentativi emiliani e da avere la meglio sulle palle alte. Affidabili, per lo meno stasera.

DE SCIGLIO 4.5 – Poco puntuale in fase propositiva, Mattia appare stanco e fuori fase, tanto da essere superato a più riprese e da non garantire supporto alla fase di contenimento. Il retropassaggio che permette al Parma di tornare in partita, infine, è da brividi. Serata no.

POLI 6 – Corre, si impegna, partecipa in modo attivo allo scontro in mediana e recupera un discreto numero di palloni. Non sempre è ordinato dal punto di vista tattico, si perde Lucarelli in occasione corner che porta al momentaneo tre a quattro e a volte si inserisce senza produttività ma, nel complesso, è autore di una performance sufficiente. Nel momento del bisogno, non si tira indietro.

DE JONG 8 – Monumentale. Il mastino olandese, schierato nella posizione di centrocampista arretrato, lotta come un leone, si aggiudica una marea di contrasti, non molla mai, protegge al meglio la difesa, non perde un tackle, detta gli equilibri e, quando il Parma crede nel pareggio, si inventa un gol figlio della grinta e del furore. On fire. Perno insostituibile.

MUNTARI 7 – Dopo un primo tempo altalenante, quando il gioco si fa duro, Sulley inizia a interdire in maniera a dir poco perfetta, si posiziona bloccato davanti alla retroguardia e fa in modo che la linea mediana faccia filtro, annullando molte offensive ducali e rompendo un buon numero di azioni.

HONDA 7 – Autore di un gol importante e decisivo, il fantasista giapponese corre finché ha birra in corpo, mette in scena dribbling vincenti, si inserisce con astuzia, fraseggia bene con i compagni di reparto, si sacrifica e contribuisce alla fase di non possesso, malgrado non riesca a impedire a Jorquera di effettuare il traversone da cui nascerà l’uno a uno di Cassano.

MENEZ 8 – La punta francese, nella posizione di falso nueve, disputa una prova da applausi. Qualità, classe, fosforo, fantasia, intelligenza tattica e senso del gioco. E’ questa la sintesi della prova di Jeremy, bravo a non dare punti di riferimento agli avversari, a muoversi con cognizione di causa e a creare azioni pericolose, freddo dagli undici metri, cinico e geniale nel mettere a segno il momentaneo cinque a tre. Grande partita.

Dall’86’ NIANG s.v – Entra a pochi minuti dal termine, cerca di mettersi in mostra, ma non sempre è lucido. In ogni caso, gioca troppo poco per essere valutato.

BONAVENTURA 7 – Buona la prima. Jack, nonostante soffra un po’ la fisicità dei difensori del Parma, gioca bene, salta l’uomo, segna un gol di pregevole fattura, si muove con continuità, partecipa in modo costante alla fase di non possesso e dimostra di avere già trovato un buon feeling con i compagni di reparto. Esordio positivo.

INZAGHI 6.5 – Pippo presenta un Milan grintoso e determinato, che subisce quattro gol dettati da svarioni individuali (e non da tatticismi sbagliati), ma che gioca bene per un tempo e che, dando il massimo fino all’ultimo, riesce ad aggiudicarsi la posta in palio. Dal punto di vista tattico, esegue le mosse giuste, nonostante in partenza sbagli la scelta dei difensori centrali titolari.

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