Qui si va oltre il calcio giocato, e si entra nella burocrazia sportiva. Professionismo vuol dire contratti, e al Milan in questo momento la questione pare di una rilevanza non discutibile. Bisogna parlarne perché chi ha bisogno di un rinnovo sono due giocatori importanti per la rosa rossonera: uno è Ignazio Abate, l’altro è Nigel De Jong. Sia l’uno che l’altro hanno già espresso la loro volontà di restare ma finché non ci saranno le firme sui nuovi contratti il dubbio permarrà . Ancor di più con gli “squali” top club pronti ad agganciarli a febbraio quando potranno firmare per altre squadre e andare via a parametro zero.
Discorso Abate: il terzino sta dimostrando con parole e fatti di volere a tutti i costi il rinnovo. Sul campo, nelle prime due giornate di campionato, ha sfoderato prestazioni determinate e di qualità come non si vedevano da tempo. Inoltre, ha fugato ogni dubbio sulle sue preferenze nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “Da parte mia c’è la volontà di restare al Milan, non ho dubbi… Ne stiamo parlando. Qui al Milan mi sento a casa mia“. La cifra di 3.5 milioni che si diceva richiedesse Abate è smentita dallo stesso giocatore. Più verosimile una richiesta che faccia passare dai circa 2 milioni percepiti ora a una cifra attorno ai 2.5.
Per Nigel il problema potrebbe essere più complesso: il mercato per l’olandese è affollato, con Van Gaal e lo United in pole position pronti ad afferrare l’opportunità qualora il Milan non riuscisse a rinnovargli il contratto. Lui però conferma la sua permanenza a Tuttosport: “Sono contento di essere rimasto perché mi trovo in un grande club. La mia intenzione è di restare perché qui sono felice“. Inoltre è lo stesso De Jong a confermare che settimana prossima partirà ufficialmente la trattativa per il suo rinnovo, quando arriverà a Milano il suo agente. Molto probabile per lui un sostanzioso aumento (meritato) di mezzo milione o più ai 3 milioni percepiti attualmente.