Tappabuchi Torres e Honda. E lo spagnolo è già nella storia…

Segnare all’esordio, in mezzo a dubbi e perplessità, in una sfida difficile fin dall’inizio, non è materiale per giocatori normali. Fernando Torres a Empoli ha dimostrato di non essere mai sparito, di avere qualità ancora decisive, soprattutto per questo Milan e in questa Serie A.

Se i rossoneri, ieri, hanno potuto strappare un 2-2, comunque un passo falso, lo devono alla prestazione dell’attaccante spagnolo: il migliore in campo dei suoi. Fermiamoci ad osservare ed ammirare un gol meraviglioso, grazie ad un colpo di testa preciso e imprendibile arrivato proprio nel momento giusto, al 42′ del primo tempo e sotto 0-2. Torres ha svegliato il Milan, poi non ha mai smesso di rendersi pericoloso: ha tenuto palloni, si è mosso, ha consegnato a Menez l’assist per il legno colpito nella ripresa e infine ha sfiorato la doppietta, quindi il successo, con un tocco di punta a lato. Niente male come score, la stessa storia, al debutto fuori in casa con la maglia del Diavolo, di van Basten e Weah. Torres si è già dimostrato prezioso, alla lunga forse imprescindibile.

Il rendimento è stato ancora più positivo quando il modulo è cambiato in corso d’opera nel 4-2-3-1, dopo il cambio forzato di van Ginkel (distorsione alla caviglia destra). Una soluzione logica per la rosa ha disposizione di Inzaghi, ma al momento ancora squilibrata. Torres, ma anche Honda, piazza in prima pagina stamane La Gazzetta dello Sport, sono stati i tappabuchi per il Milan. La difesa però, la peggiore del campionato e piena di debolezze e sviste, rende quasi tutto vano.

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