Abbiati: “Siamo sulla strada giusta. In estate sono rimasto perchè sono milanista”

Ha blindato la porta del Bentegodi, compiendo almeno due miracoli nel primo tempo, capitolando solo a pochi minuti dalla fine, quando il risultato era al sicuro grazie anche alle sue parate. Christian Abbiati si è concesso ai microfoni dei media dopo il match.

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Cosa mi ha sorpreso di più in questo Milan? Sicuramente il mister ed il gruppo, tutti insieme stiamo cercando di fare questo cammino, la strada è quella giusta, ma è lunga, comunque stiamo facendo un bel lavoro. Troppi tiri? Si, ne prendiamo qualcuno di troppo,  ma avendo tre uomini davanti è normale. oggi abbiamo sofferto solo nell’ultimo quarto d’ora, quando eravamo troppo bassi, ma è stato importante vincere su un campo difficile. Le parate del primo tempo? Arrivano porteri giovani e forti, noi vecchietti dobbiamo difenderci. In estate ad un passo dall’addio, poi? Sono rimasto perchè sono milanista, poi a 38 anni cambiare squadra è impossibile, non mi ci vedo con un’altra maglia. Io penso sempre alla squadra, non a me stesso, ecco perchè non ho fatto polemiche per essere partito come riserva. Mi dispiace che poi Diego Lopez si sia fatto male, io cerco di dare sempre il mio meglio. Sicuramente in difesa abbiamo ancora da lavorare, ma non è colpa della difesa quando abbiamo preso tanti gol, se difendiamo tutti e undici la porta è maggiormente al sicuro“.

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L’importante era vincere su un campo dove non facevamo punti da tempo. I miei compagni sono stati bravissimi, abbiamo sofferto gli ultimi 15 minuti. Dualismo con Diego Lopez? Sono a disposizione, ho qualche anno in più dei miei compagni e non ho problemi, tifo sempre per il bene del Milan. Come ho accettato la presenza di Diego Lopez, che è un grande, sono pronto a sedermi nuovamente in panchina dalla prossima gara. Se in estate ero a Forte dei Marmi per decidere se restare? No, è stato un caso. Ero consapevole già da prima dell’arrivo di un nuovo portiere, non hanno avuto bisogno di convincermi. Per il bene del Milan ho accolto il suo arrivo. El Shaarawy? L’ultima partita in casa col Chievo è entrato bene, anche oggi ha fatto un grande assist. Si allena sempre bene, va aspettato ma fa progressi enormi. Nell’ultimo quarto d’ora ci siamo abbassati troppo, avremmo dovuto stare più alti. È subentrata anche la stanchezza. Quando giochiamo chiusi e ripartiamo riusciamo a fare male. Posso dire che siamo un ottimo gruppo, unito ed è quello che vuole il mister. La strada è quella giusta, ma lunga. Continuiamo così“.

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“Partita difficile, oggi ci siamo detti che era tanto tempo che a Verona non raccoglievamo punti. Siamo stati bravi, bravi i miei compagni a ripartire, bravi tutti a difendere. Questo è importante perché ci permette di rimanere lì in alto. Il cammino è lungo ma la strada è quella giusta. Mi chiamano tutti zio, è una responsabilità far sapere ai giovani l’importante del valore del Milan. I tempi sono cambiati, ma questo è un grande gruppo. Non mi è passato per la testa di cambiare maglia perché ormai ce l’ho dentro. Sono riconoscente a tutti, non tradirò mai questa maglia. Con Toni ci siamo detti che più si invecchia più si diventa bravi. Le palle più difficili sono state quelle del secondo tempo quando anche Alex ha avuto difficoltà a intervenire”.

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