Tutto Berlusconi: “Tornerà il grande Milan. Io non vendo. Sogno la finale di Champions nel 2016. Barbara può diventare presidente”

Tornerà il grande Milan“. Oggi, 13 ottobre 2014, il presidente Silvio Berlusconi affida il domani rossonero, il nostro avvenire, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Prima pagina e lunga intervista: da Inzaghi a Barbara Berlusconi, fino alla Champions e al mercato.

Sulla distanza dal club in passato: “In verità del Milan me ne sono sempre occupato, anche quando non andavo a Milanello. Ma adesso ho più tempo e al Milan c’è un bel clima, un nuovo allenatore con molta voglia di vincere, e spero di poter dare un buon contributo per far tornare il Milan ad essere quel protagonista, in Italia, in Europa, nel mondo, che è sempre stato negli ultimi trent’anni“.

Obiettivo Europa, subito. E sogno Champions: “Noi ci siamo rinnovati più di Juve e Roma. Il nostro obiettivo è tornare subito in Europa. Stiamo lavorando per ricostruire un Milan vincente. Negli anni scorsi qualche campione se ne è andato, anche per colpa nostra, probabilmente. Quest’anno sono intervenuto anch’io nel mercato. Ripeto: dobbiamo crederci e anche saper aspettare. Ma la ripresa è già cominciata. Penso che nel calcio esistano i cicli, con anni di successi, momenti di pausa e poi di nuovo vittorie. Ma i tifosi devono stare tranquilli. Pochi abbonati? Mi dispiace, ma questo è un problema che non riguarda soltanto il Milan. La tv è sempre più invasiva, ormai c’è un’offerta televisiva spropositata. Uno sta a casa sua e vede tutto. La squadra è già competitiva così e presto torneremo ad essere protagonisti anche in Europa. Nel 2016 ci sarà la finale di Champions a Milano. Perché non sognare di esserci noi?“.

Inzaghi promosso in pieno: “8 pieno. Funziona benissimo. La squadra è stata fortemente rinnovata. Siamo all’inizio di un’opera di ricostruzione, stiamo organizzando il gioco, stiamo motivando tutti i componenti della rosa. E Inzaghi ha già dato dimostrazione di possedere l’umiltà, il rispetto per gli altri, la capacità di motivare, indispensabili per il suo ruolo“.

Il giudizio sulla squadra: “Oggi è presto per dare un voto alla squadra. Potrebbe essere un 7 di incoraggiamento, un 7 come il numero di Menez, uno dei tanti ‘nuovi’ che promette molto bene. Io credo, però, che potremo dare un giudizio più completo da gennaio in avanti“.

Berlusconi sul mercato: “I tifosi sono insoddisfatti dai tanti parametri zero? Quando si parla di parametri zero bisogna ricordare che comportano stipendi molto elevati. Quest’anno il bilancio del Milan ci ha richiesto un contributo di 65 milioni di euro. Un sacrificio cospicuo e doloroso, direi quasi eroico. Comunque i campioni nella rosa sono tanti, Menez, Honda, El Shaarawy, Torres, De Jong, Bonaventura, Alex, Zapata, Poli, De Sciglio, Abate, Muntari, Montolivo: quindi la base c’è già, e in più non c’è nessuna mela marcia nello spogliatoio… Balotelli? Ricordo che era stato acquistato contro il mio parere. Tevez? Io non ho mai preso in considerazione una sua militanza nel Milan“.

Sul nuovo stadio: “Io sono innamorato di San Siro, dove abbiamo vinto tanto e dove si vede benissimo il gioco. Vedremo. La moviola in campo? Meglio tardi che mai, io l’avevo proposta 20 anni fa“.

Su Ancelotti: “Complimenti per la Decima. Carletto è stato uno dei nostri consulenti di mercato, vicino a me e a Galliani, perché ci ha dato il suo parere per Lopez, per Alex e per Menez“.

Su Allegri alla Juventus: “Il calcio attuale è così. Allegri è un professionista gli auguro successo e fortuna“.

A “Tutto Milan”: “Sto lavorando a un progetto che si chiama ‘Tutto Milan’, – ha rivelato il presidente rossonero – una serie di partite da giocare il martedì a San Siro. Una sfida tra un Milan tutto italiano, un Milan azzurro, e un Milan All Stars, composto dai nostri stranieri. La nostra rosa ci consente due formazioni competitive. Perché no? Il Milan azzurro: Abbiati, Abate, Bonera, Zaccardo, De Sciglio, Poli, Montolivo, Bonaventura, Saponara, Pazzini ed El Shaarawy, più Agazzi, Albertazzi e i vari primavera come riserve, con quel Mastour che mi piace moltissimo. Il Milan All Stars: Lopez, Essien, Alex, Zapata, Armero; Van Ginkel, De Jong, Muntari; Honda, Torres, Menez, senza dimenticare Rami, Mexes e Niang. Tra qualche settimana presenteremo questa iniziativa, proponendo anche qualche novità sperimentale, come i calci di punizione senza barriera. Se ci sarà anche Van Basten? Marco sarebbe il benvenuto, anche perché gli sto preparando un bel regalo“.

Il Milan non si vende: “Mi addolora che un ‘milanese doc’ come Moratti abbia lasciato. Non credo che sarei capace di affidare il Milan a uno straniero, ma forse nemmeno a un italiano. Avrebbe piuttosto senso considerare l’esempio del Real Madrid e del Barcellona, una sorta di azionariato popolare. Ma per il momento è un problema che non si pone. Tra l’altro abbiamo trovato una formula di gestione che funziona perfettamente: tra Barbara e Galliani c’è davvero armonia. Plutarco diceva che le guerre si vincono con le lance dei giovani e con la saggezza dei vecchi comandanti. Mio padre diceva che ho il Milan tatuato sul cuore. E non ho alcuna intenzione di fare un trapianto“.

La chiusura apre pubblicamente all’investitura di Barbara Berlusconi: “Potrebbe sicuramente diventare presidente del club. La vedo sempre più impegnata e appassionata. Sta svolgendo un grande lavoro. Casa Milan che ha voluto, progettato e realizzato lei, è la sede di Club più bella al mondo“.

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