Honda show, ma sul Faraone…

Continua il buon momento dei rossoneri che, dopo la vittoria casalinga contro il Chievo prima della sosta, battono anche l’altra veronese in un campo solitamente ostico per il Diavolo. Un 3-1 sostanzialmente meritato per gli uomini di Inzaghi, che disputano una buona gara e mantengono, per gran parte dell’incontro, il pallino del gioco. Successo che dà morale soprattutto per la classifica, che vede il Milan saltare un bel po’ di posizioni e riportarsi a ridosso di quel terzo posto che non è più pura utopia. La squadra c’è, sta bene e si è visto, su un campo dove vincere non sarà facile per nessuno. IN RIALZO.

Straordinaria la prova di Keisuke Honda, che sta vivendo un momento magico. Il Giapponese ha messo definitivamente a tacere anche i più scettici, che, dopo la pessima stagione passata, ancora non erano convintissimi delle qualità del numero 10. Invece, grazie alla cura di Inzaghi, Honda continua a segnare e a trascinare la squadra ed è, al momento in cui scriviamo, capocannoniere della serie A insieme a Tevez, lui che di ruolo non è neppure attaccante. Insomma, se Inzaghi ha avuto, sinora, belle risposte da tutto il reparto offensivo, tanto da essere costretto a variarne spesso gli interpreti, su di un giocatore non può prescindere, paradossalmente colui il quale non doveva neanche iniziare la stagione da titolare e che adesso è il protagonista assoluto non solo della Milano rossonera, ma dell’intera serie A. IN RIALZO.

Non può mancare, nel nostro Borsino, l’analisi sulla prova del reparto difensivo, che, fino a poco prima dello scadere del match, stava per portare a casa la seconda partita consecutiva senza subire reti. Ma nel Milan sembra un’utopia e ora siamo qui a commentare una prestazione di luci e ombre. Le luci sono senza dubbio rappresentate da Alex e Abate, che continuano nel loro momento strepitoso di forma. Il primo sventa qualsiasi palla giunga dalle sue parti, il secondo continua a essere l’assoluto protagonista della fascia destra. Continua, invece, il momento no di De Sciglio, autore di una partita mediocre, con diversi errori e pochissimi spunti in fase offensiva. Ottima la prova di Abbiati, autore di interventi davvero pregevoli, ma se il portiere dei rossoneri è costretto agli straordinari significa che bisogna ancora migliorare tanto. STAGNANTE.

Assolutamente negative, invece, le continue polemiche attorno a Stephan El Shaarawy, polemiche sterili e che servono solo a destabilizzare il calciatore. Se è vero che in settimana il Faraone si è lasciato andare a qualche dichiarazione in cui si è detto arrabbiato per le ultime esclusioni, dobbiamo, però, evidenziare che si tratta di esternazioni del tutto normali, a cui Inzaghi, infatti, non ha dato troppo peso, schierando il numero 92 subito in campo. Il Faraone lo ha ripagato con un’ottima prova e, anche se il gol continua a non arrivare, ci sembra francamente fuori luogo il caso che sta montando certa stampa dopo le imprecazioni in seguito alla sostituzione odierna, in quanto si tratta di naturale nervosismo e, probabilmente, soprattutto verso sé stesso. A sancire quanto affermiamo, l’abbraccio finale con Pippo Inzaghi. Speriamo che queste polemiche cessino presto, perché non fanno davvero bene a nessuno. IN RIBASSO.

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