La Prima squadra torna a rialzarsi, e il settore giovanile è inarrestabile

Dopo una settimana da dimenticare, con la sconfitta contro la Juve e i deludenti pareggi in casa delle neopromosse Empoli e Cesena, si torna finalmente a respirare in casa rossonera. Il 2-0 di ieri sera contro il Chievo, pur non nascendo da una partita entusiasmante, risulta di vitale importanza, perché permette agli uomini di Inzaghi di affrontare la sosta per le nazionali con maggiore tranquillità. È opportuno sottolineare, comunque, che se il Diavolo ha rischiato qualcosa di troppo nel primo tempo, nella seconda frazione di gioco ha per larghi tratti tenuto in mano il pallino del gioco e, dopo il vantaggio di Muntari, ha sfiorato ripetutamente il raddoppio, giunto grazie a una punizione di Honda. Insomma, non si è dominato, ma la squadra è viva, c’è. E da qui bisogna ripartire. IN RIALZO.

Il protagonista di questa ripresa rossonera è senza dubbio lo stupefacente Keisuke Honda. Stupefacente non fosse altro perché nessuno si poteva aspettare un inizio di stagione così dopo il disastro dello scorso anno. Il numero 10 milanista è, al momento in cui scriviamo, in vetta alla classifica cannonieri della Serie A e sempre più decisivo per le sorti di questo Milan e del suo reparto offensivo. Del resto, i numeri non sbagliano mai e parlano chiaro: 4 reti (su sei conclusioni) e 2 assist in 5 partite. Numeri importanti, che fanno di Honda il trascinatore dei rossoneri. Il Giapponese ha, inoltre, segnato in tutti i modi. Prima della punizione di ieri sera, infatti, aveva bucato la porta avversaria sia di destro (contro la Lazio), che di sinistro (contro l’Empoli), ma anche di testa (contro il Parma). Insomma, un’inaspettata e piacevolissima sorpresa. IN RIALZO.

L’unica nota parzialmente negativa della settimana riguarda, invece, uno dei compagni di reparto di Honda, Stephan El Shaarawy. L’italo-egiziano avrebbe dovuto vivere, dopo la sfortunata stagione passata, l’annata del rilancio, ma per ora sembra essere finito ai margini del progetto di Inzaghi, anche se il tecnico ha frettolosamente smentito ogni “malizia”. Tutto ciò, inoltre, porta il numero 92 a rimanere anche fuori dalla lista di Conte, che ovviamente non può convocare un calciatore che non trova spazio nemmeno nel suo club. Quello di El Shaarawy, a questo punto, sembra assumere tutti i contorni di un caso, anche se gli ultimi venti minuti in cui è stato impiegato ieri sera hanno fugato ogni dubbio sulla sua condizione fisica. L’attaccante è entrato molto bene in partita e quindi non ha problemi fisici. E allora, ci si chiede, perché si continua a rinunciare al giocatore che più di ogni altro bisognerebbe tutelare, visto l’età e le sue indubbie qualità tecniche? Dopo la sfortunatissima stagione scorsa, non si rischia di perdere definitivamente un campioncino che ha bisogno del campo per diventare grande? IN RIBASSO.

Concludiamo con lo splendido e roboante inizio stagione di tutto il settore giovanile rossonero. Dopo che, nel Borsino della scorsa settimana, vi avevamo parlato della marcia trionfale della Primavera di Brocchi, oggi celebriamo le goleade degli Allievi e dei Giovanissimi Nazionali, che hanno rifilato 7 gol ai rispettivi avversari. Entrambi i trionfi sono avvenuti in trasferta. Gli Allievi Nazionali hanno asfaltato il Bologna con un 0-7 senza storia, mentre i Giovanissimi si sono imposti per 1-7 sul campo dell’Arezzo. Insomma, il settore giovanile rossonero continua a regalare enormi soddisfazioni, evidenziando come, non disperdendo questi enormi talenti, anche il futuro della prima squadra potrebbe essere roseo e che la tanto agognata “linea verde” ha basi molto più solide di quanto spesso si pensa. IN RIALZO.

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