Da errore di mercato a risorsa preziosa, la sliding doors di Honda

Dopo sei giornate di campionato, è possibile affermare che Pippo Inzaghi abbia trovato l’esterno d’estro d’attacco tanto invocato nel corso dell’estate, bravo ad alternare la fase propositiva a quella di copertura e dotato di un sinistro a dir poco efficace: Keisuke Honda. Il fantasista giapponese, che era reduce da sei mesi caratterizzati da un rendimento del tutto al di sotto delle aspettative, in questo inizio di stagione ha stupito tutti mettendo in scena prestazioni di alto livello.

Nella posizione di ala destra, nelle prime sei gare del campionato appena iniziato, Keisuke ha assicurato grinta, corsa, dribbling vincenti e mirati a creare superiorità numerica, spirito di sacrificio, partecipazione alla fase difensiva e di non possesso, inserimenti efficaci, giocate intelligenti e di qualità, tanto da avere messo a segno anche quattro reti importanti, impreziosite dall’assist con cui Rami, nella trasferta di Cesena, ha trovato la rete del pareggio. Insomma, il nuovo Keisuke piace e convince: non fa rimpiangere il mancato arrivo di Alessio Cerci, obiettivo numero uno di Inzaghi, che, al momento, all’Atletico Madrid, sta disattendendo le aspettative, scendendo in campo con poca regolarità e offrendo prove tutt’altro che brillanti.

Honda è diventato una risorsa preziosa, un uomo di fiducia di Pippo e un giocatore dal sicuro affidamento. La sua assenza per tutto il mese di gennaio, a causa della Coppa d’Asia, potrebbe farsi sentire. Certo, con ogni probabilità, il numero dieci rossonero verrà rimpiazzato da Suso, che ha talento e potenzialità, ma che potrebbe però non essere ancora pronto per un campionato fisico, tattico e difensivo come la Serie A. Serie A in cui Honda, dopo un inizio stentato, si è ora ambientato al meglio.

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