Inzaghi: “Una grande squadra, ottimo El Shaarawy. Difesa ok, ma dobbiamo gestire meglio la palla”. Le sue parole a Sky e Premium

Queste le dichiarazioni rilasciate da Filippo Inzaghi, prima di Verona-Milan.

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Oggi siamo molto felici, questa è una grande dimostrazione di squadra: c’erano Menez e Bonaventura in panchina, De Jong squalificato. Negli spogliatoi ho voluto fare i complimenti ad Essien, un professionista esemplare: ha fatto un grande gara, nonostante avesse giocato poco fin qui. Sapevo di poter contare su di lui, sul gruppo. Abbiamo fatto grandi cose e bellissimi gol, un po’ arrabbiato per il gol preso perché rimanere con la difesa imbattuta per due sfide di fila sarebbe stato molto positivo. Bravo Abbiati in diverse circostanze, è una sicurezza: ormai è impossibile pensare di non soffrire su questi campi. Godiamoci questo successo, il secondo consecutivo. Ma io penso già alla Fiorentina, sarà difficilissimo. I miei ragazzi mi rendono orgoglioso di allenarli, quando li vedo a Milanello è un piacere e sono sempre sereno: stiamo facendo le cose per bene, poi magari una domenica le cose possono non andare come previsto. Non pensavo di arrivare sul 3 a 0 qui a Verona, ottima la prova della squadra. Di tutti. Mi auguro di gioire ancora come oggi. Honda è un professionista esemplare, un lavoratore serio: lo dico da agosto. Quando tira difficilmente sbaglia, sta benissimo fisicamente: io l’ho solo messo nella miglior posizione possibile perlui, è tutto merito suo. Difesa? Sappiamo che dobbiamo migliorare, piano piano lo faremo: i gol presi a Parma sono stati casuali, a Empoli su calcio paizzato, a Cesena ce lo abbiamo fatto noi. La difesa sta facendo molto bene, preferisco un gioco così, divertente e rischioso, poi ovviamente dobbiamo crescere. E’ bello essere il miglior attacco del campionato, voglia e mentalità giusta. I gol di oggi spesso li proviamo in settimana nelle situazioni 10 contro 0, è piacevole per un allenatore vederlo anche sul campo. El Shaarawy? Quando hai sette attaccanti devi stimolarli tutti, poi decido con la mia testa in base all’avversario e a seconda di chi, secondo me, può essere il più idoneo per le sue caratteristiche. Se pensiamo ai quattro che oggi erano in panchina… Non è facile. Stephan ha fatto ottime cose, si impegna sempre. Dalla prosima partita mi si riproporrà lo stesso dubbio, ma comunque preferisco avere problemi di abbondanza. Da migliorare gestione del pallone, non fermiamoci anche perché sul 3 a 0 dovevamo controllare di più: non possiamo permetterci di riaprire noi gli incontri per gli avversari. Non mi invento nulla nelle scelte, per me Menez è una punta ma può fare anche l’esterno”.

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“Abbiamo fatto un’ottima gara, abbiamo rischiato qualcosa alla fine ma sono felice. Mai avrei pensato di trovarmi sul 3 a 0 col Verona. Il merito non è mio, ho fatto i complimenti anche ad Essien che si allena ed è un grande esempio per tutti. Anche Abbiati è un grande, mi fa dormire sereno anche senza Diego. Honda ottimo, bravo anche Stephan e tutti gli altri. El Shaarawy e il gesto di stizza al momento del cambio? È importantissimo, sanno tutti quanto è improntate. Si sarebbe meritato il gol, ma se lo sarà tenuto per la prossima volta. Ha già spiegato che era arrabbiato perché la palla non è entrata, ci mancherebbe fosse diversamente. Con prestazioni come la sua di oggi però segnare non è nemmeno così improntate. Per prendere meno gol bisogna essere il più compatti possibile, se non sempre riusciamo a salire tutti va bene. Posso pretendere qualcosa di più in fase difensiva, serve più compattezza ma abbiamo il migliore attacco del campionato e su quello non posso dire nulla. Questa squadra vuole sempre andare avanti, da un certo punto di vista va bene per chiudere la partita ma dobbiamo migliorare la gestione della squadra per diventare grandi. So dove devo lavorare, sono qui da pochi mesi, in futuro faremo ancora meglio. Avevo preparato la partita in modo che Torres marcasse Marquez, i primi 25 minuti lo abbiamo fatto bene. Chi tifo tra Inter e Napoli? Mi godo la vittoria del Milan, questo era un campo difficile”.

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