Montella: “Inzaghi è stato geniale. Mai vicino al Milan, non firmo per il pari. Occhio a Menez e Honda…”

Vincenzo Montella, allenatore della Fiorentina, il prossimo avversario del Milan in campionato (domenica sera, 20.45, a San Siro), è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Queste le sue dichiarazioni più di rilievo.

Su Inzaghi: “Mamma mia come è invecchiato negli ultimi mesi. Il mestiere di allenatore logora… (ride). Chi era più forte come centravanti? Via, non scherziamo. Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi il centravanti Inzaghi trovi ben poco di interessante. Non aveva dribbling, non aveva tiro da fuori. Era più scarso rispetto a tanti bomber che hanno avuto la metà del suo successo. Però lui nel suo lavoro ci ha messo tenacia, convinzione, rabbia. La grinta ha pagato più del talento. E con le stesse armi diventerà anche un grande allenatore“.

Perché Seedorf ha fallito? “Perché Pippo è arrivato al momento giusto. E comunque ha già avuto qualche idea geniale. Ad esempio, la posizione giusta per Honda. E ora il giapponese è un bel problemino. Menez? Ci ho giocato insieme e l’ho anche allenato. Il francese ha la qualità per spaccare l’equilibrio. Non mi ero lasciato bene con lui ai tempi della Roma. Ma ci eravamo chiariti“.

Milan, no grazie: “Se sono stato vicino in estate? Non ho mai avuto contatti con i rossoneri“. A San Siro senza paura: “Le ultime tre volte ha vinto la Fiorentina. Andiamo a giocare e non partiamo mai pensando al pari“.

Lo schema della Viola: “Con il Milan sarà una sfida difficile dove dovremo fare la partita, non avere timori e rimanere sempre concentrati. Punteremo sulla qualità e sulla carta credo che sia una partita aperta. Inzaghi sta dimostrando che il Milan può crescere ancora sotto diversi punti di vista. Non è l’unica candidata al terzo posto, ci sono anche Samp e Udinese in questo momento. Tra il 3° e il 7° posto c’è una differenza minima.“.

Sugli obiettivi: “Questo gruppo ha fatto cose oltre misura. La straordinarietà non è normalità. Ora proviamo con l’Europa League. Ed è giusto che la vincitrice del torneo sia promossa in Champions“.

Ancora: “Se il nostro calcio ha il mal d’Europa? A noi della Fiorentina ci dovrebbero ringraziare visto che negli ultimi due anni abbiamo portato tanti punti preziosi alla causa. Ma è inutile nascondere la verità: ci sono delle realtà molto più avanti di noi. Squadre che hanno tanti campioni e alle spalle società ricchissime. Ha ragione Capello: il nostro campionato non ci allena agli impegni europei. All’estero si gioca a doppia velocità. Scudetto? Sarà un bel testa a testa allo sprint. Totti? Si allena poco. Francesco vive questo momento in allegria. Si diverte, ottimizza tutto quello che fa. Conte? Il suo dialogo con gli allenatori è stato molto prezioso“.

E infine: “Gomez è sempre stato una stella in mezzo a tante stelle. Nella Fiorentina invece è il numero uno. Mario sente il dovere di stupire. Quando sarà più tranquillo tornerà a fare la differenza. A Rossi gli sono affezionato. Soffro per il Rossi uomo. Ma tornerà. Ne sono sicuro. Rinnovo Cuadrado? Si diverte a giocare al calcio. Se cresce farà la differenza in qualsiasi club del mondo. Io via a giugno? “Credo che questa Fiorentina abbia ancora margini di crescita. Quindi non siamo alla fine di un ciclo. I Della Valle? Sono ammirevoli. Io, lo confesso, se avessi una montagna di soldi non farei mai il presidente di una società di calcio perché spendi tanto e per colpa di un pallone che finisce sul palo, vieni insultato“.

Impostazioni privacy