Paloschi: “Inzaghi è un grande amico, ma voglio segnare al Milan”

Quel 10 febbraio 2008 lo accompagnerà per sempre. Esordio, appena maggiorenne, in Serie A con la maglia rossonera e gol vittoria a San Siro dopo 18 secondi (Milan-Siena 1 a 0). Adesso di anni ne ha 24, in estate è diventato un giocatore del Chievo e sabato sera affronterà il suo passato. Alberto Paloschi, non un ex qualsiasi. Queste le dichiarazioni rilasciate a Tuttosport.

Nessun rimpianto: “Sono contento, se una squadra come il Chievo ha investito tanti soldi significa che crede in me. Scherzando dico sempre al presidente Campedelli che con me ha fatto una mezza pazzia e voglio fare di tutto per ripagare la sua fiducia e quella del direttore Nember“.

Su Inzaghi: “Non sono dispiaciuto di non essere un giocatore di Inzaghi. Alla fine ognuno fa le sue scelte. Quando ci allenavamo insieme mi dava diversi consigli, prima di tutto è stato un amico fuori dal campo. Non dimenticherò mai il periodo in cui ero infortunato: mi ha indicato la direzione giusta per potermi curare, consigliandomi il fisioterapista Giorgio Gasperini. Questo è solo un esempio, forse il più importante“.

Emozioni in arrivo: “Sarà speciale vivere l’atmosfera di San Siro da avversario, il Milan mi ha fatto esordire in Serie A e ho dei bellissimi ricordi degli anni trascorsi nel settore giovanile del Milan. Mi hanno prelevato dal calcio dilettantistico e mi hanno portato in quello vero. A loro sarò sempre riconoscente“.

Milan battibile: “Il Milan lo puoi battere se tutti in campo danno più del 100%. Poi ci vuole anche un pizzico di fortuna. Noi dovremo cercare di meritarcela e provare a regalare una gioia ai nostri tifosi.  Il Milan è una squadra formata da tanti campioni, dovremo curare ogni singolo dettaglio e sfruttare le occasioni che saremo capaci di costruirci. Empoli e Cesena? Ogni partita fa storia a sé, quindi bisogna analizzarle con un giusto distacco. Empoli e Cesena sono state brave a capitalizzare alcuni episodi offensivi e noi dovremo fare la stessa cosa per riuscire a strappare punti a San Siro. Meglio un gol all’Inter, nel derby con il Verona o al Milan? Ovviamente sceglierei sempre tutti e tre. All’Inter ho già segnato, quindi se proprio devo scegliere dico un gol nel derby all’Hellas o un gol al Milan“.

Sulla Nazionale: “Chi non ci pensa? È il sogno di tutti i bambini che iniziano a giocare a calcio. Credo che il discorso sia semplice: se fai bene nel tuo club e se dimostri di meritarti una chiamata in Nazionale le possibilità ci sono per tutti“.

Tornare al Diavolo? “Sinceramente adesso io penso solo a fare il bene del Chievo e mi concentro sulla partita di sabato sera“.

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