Paolo Berlusconi: “Contento che in società sia tornato un certo clima. E Barbara ha portato innovazione”

Il Vice presidente del Milan Paolo Berlusconi, ospite della nuova puntata di Terza Pagina, in onda oggi su Milan Channel, ha parlato dei temi di casa rossonera:

Su Van Basten: “C’è lo sport, c’è il calcio e c’è la vita. Quante cose abbiamo vissuto in parallelo: da Borgonovo a Van Basten. Bisogna affrontare le difficoltà del calcio e della vita con il solito spirito. Quando ti arriva addosso un camion, subisci il colpo e poi se sei ancora vivo reagisci e affronti il presente. Auguri a Marco, noi siamo sempre qua. Come abbiamo visto molti giocatori poi tornano alla casa del padre come allenatori”.

 Su Sacchi e Allegri: “Il sale della vita è proprio questo. Sono due grandi allenatori, Sacchi è rimasto nei cuori di tutti, è stata la prima grande intuizione di mio fratello”.

Su Kakà: “E’ stato molto bello vederlo tornare e non fare la figura dell’ex giocatore, cosa che purtroppo è capitato nel passato diverse volte. Vederlo tornare e prendere in mano la squadra è stata la più bella ricompensa anche per lui, che è rimasto nei nostri cuori. Io credo che non sarebbe stato male neanche in questo Milan. Tanti auguri a lui ma ora godiamoci i nuovi idoli del Milan, abbiamo una storia da difendere”.

Su Casa Milan: “E’ il frutto dell’innovazione portata da Barbara. Sono contento che si sia ricomposto un certo clima, perchè Adriano è il dirigente che tutte le squadre ci invidiano. E’ la persona più adorabile secondo me nel rapporto con i giocatori, capace di fare la voce grossa ma anche di aggiustare le cose. Barbara si introduce in un sistema che come tutte le cose pecca di abitudini e immobilismo. Tutto sembra che non si possa mai migliorare. Lei ha portato riduzioni dei costi ma anche un modo di concepire il marketing più adeguato ai tempi. Casa Milan è obiettivamente la casa più bella al mondo per i tifosi di calcio”.

Su Balotelli: “Mi viene in mente il vecchio Colombo, o Lodetti. C’è sempre quello che corre in una squadra. Ma oggi il discorso è diverso, c’è bisogno che corrano tutti. Balotelli è un ragazzo che ha una storia, un carattere, tutti noi pensavamo che al Milan potesse avere il supporto maggiore per aiutarlo a crescere. Evidentemente lui deve maturare ancora un po’, non sono sufficienti aiuti esterni. Auguri a lui, che cresce e che torni in Nazionale”.

Su Inzaghi: “Ancelotti, Capello, poi c’è stata la parentesi di Seedorf in cui credevo ma ho visto che c’era una discrasia con giocatori e staff, il fatto che ci sia un altro campione alla guida del Milan è quello che forse più caratterizza il Milan. Mi sembra che Pippo stia affrontando la situazione nel modo giusto, sapendo di avere una squadra da ribaltare. La prima grande differenza con lo scorso anno è la voglia in campo, adesso corrono tutti. Poi Filippo ha un gran feeling con il presidente”.

 

Impostazioni privacy