Pescara, atto vandalico notturno nella sede: c’è un testimone…

Un colpo alle vetrine della sede sul Lungofiume Paolucci, sferrato sabato sera da due giovani incappucciati. Per il Pescara è un momento nero. Dopo il pesantissimo k.o. casalingo arrivato contro il Carpi, si sono scatenati anche dei teppisti, pseudotifosi, protagonisti di un atto vandalico alla nuova sede inaugurata un anno fa nel centro cittadino.

IL TESTIMONE — È stato un residente della zona, sabato sera, ad aver notato due giovani che si allontanavano frettolosamente dalla sede e scappavano a bordo di uno scooter. Avvisata tempestivamente la Questura, per la volante accorsa sul posto non è stato comunque possibile cogliere sul fatto i due teppisti. Potrebbero essere utili eventuali telecamere degli uffici e dei locali circostanti.

MOMENTO NERO Intanto, resta il momentaccio del club di Sebastiani, finito nel tunnel della crisi dopo le ultime due sconfitte con Vicenza e Carpi. La classifica piange, la squadra è in ritiro, la panchina traballa. È il periodo più buio del Pescara dal post fallimento (dicembre 2008) ad oggi. La società non ha commentato l’atto vandalico di sabato scorso, e pensa solo alla trasferta di martedì sera a Bari. Se arrivasse un altro k.o., Baroni potrebbe saltare. “Il tecnico non si tocca”, garantisce il presidente. Ma Pasquale Marino (sotto contratto fino a giugno) e Massimo Oddo, tecnico della Primavera, sarebbero soluzioni a portata di mano (e di portafogli).
Fonte: Gazzetta.it
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