Dalle prove alla conferma: Alex e Rami il muro difensivo di Inzaghi

Il calcio è una questione di centimetri: quelli che guadagni, quelli che perdi, quelli che macini in contropiede e quelli che hai…per natura. E, quando sei un difensore e puoi guardare dall’alto i tuoi avversari, hai una marcia in più e molte più possibilità di agguantare la palla.

Rami e Alex, in quanto a centimetri, non possono certo lamentarsi: 190 il primo, 189 il secondo. Fisicamente sono due montagne: sai dove iniziano ma non dove finiscono. Eppure, la loro corporatura imponente non inibisce l’agilità nei movimenti né la prontezza di riflessi. I due francesi sono difensori completi: fisico, testa, piedi, tecnica e impostazione. Ecco perché il campo (e Inzaghi) li sta consacrando in tandem: dopo l’esperimento un po’ voluto e un po’ dovuto con il Chievo, a Verona Rami-Alex si è confermata la coppia di centrali più affidabile, e la gara di domenica con la Fiorentina sancirà lo spartiacque tra i tentativi e le certezze.

Per Rami si tratta quasi di un riscatto, avendo vissuto le prime gare da comprimario, messo un po’ ai margini dalle scelte di Inzaghi. L’ottobre rossonero, per ora, è tutto suo: Chievo, Verona e adesso Fiorentina, il numero 13 è sempre protagonista. Per Alex, invece, è una riprova della fiducia di tutto l’ambiente: è stato lui l’unico titolare  indiscusso dall’inizio della stagione, ma un infortunio lo ha fermato prima della sfida con la Juve, facendogli saltare anche Cesena ed Empoli.

Per Inzaghi quindi, il rebus difensivo sembra risolto: dopo tanti cambiamenti, Rami-Alex è il giocoforza che serviva. La soluzione alle fragilità del Milan sta anche nei loro centimetri. In un certo senso, lo diceva anche Al Pacino…

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