Sui club di Serie A graverà il peso della tassa sulla sicurezza, ecco i dettagli

Tra le principali novità introdotte con la nuova legge sugli stadi spicca sicuramente la tassa sulla sicurezza, in questo articolo proveremo a spiegarvi di cosa si tratta. In pratica, ogni club dovrà versare un contributo che varierà dall’1 al 3% dei ricavi di ogni singola partita di campionato per il pagamento delle Forze dell’Ordine impiegate durante lo svolgimento delle partite. Il prelievo potrà variare da un minimo di 2 ad un massimo di 6 milioni di euro, in base alla soglia che il Governo stabilirà con un decreto da approvare nei prossimi 60 giorni.

La Juventus è la società che si ritroverà a pagare la cifra maggiore: nella peggiore delle ipotesi, con un prelievo al 3%, sarebbero l’unico club a superare la soglia del milione di euro. Il range dei contributi dei club varia da 380mila euro a 1,1 milioni. Dietro la Juventus troviamo il Milan, che sarà costretto a pagare una cifra compresa tra 287mila e 861mila euro. Al terzo posto la Roma tra i 212 mila e i 636 mila euro e fuori dal podio l’Inter tra i 196 mila e i 588 mila. Il contributo totale che verrà chiesto alle società partecipanti alla massima serie sarà calcolato in base ai dati sui ricavi del botteghino nel 2013. Per le neopromosse si è utilizzato come parametro l’ultimo anno disputato in Serie A.

Discorso diverso per l’Empoli per il quale si è fatta una stima legata alle prime partite di campionato. Il contributo potrà variare tra gli 1,9 milioni e i 5,6 milioni di euro. In media ogni società si ritroverà a pagare una somma variabile tra i 93mila e i 280mila euro. Ben tredici squadre su venti si trovano al di sotto di questa soglia, con Sassuolo e Cagliari ad abbassare notevolmente la media. Tra chi verserà meno di 100mila euro come soglia massima troviamo anche Empoli e Chievo, il cui limite massimo si aggira sui sessantamila euro. Chiude il Verona, che resta poco sotto questa soglia.

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