Tanto impegno, ma poco più: il miglior Torres rimane distante

Ancora una gara senza gol, ancora una prestazione al di sotto delle aspettative per quel che riguarda la fase realizzativa. Dopo la panchina nella partita contro la Fiorentina, Fernando Torres è tornato in campo ieri sera al Sant’Elia di Cagliari. Tanta applicazione, tanto impegno, sprazzi di cose tecnicamente pregevoli, ma anche poca incisività sotto porta, anzi quasi una totale assenza di occasioni da rete che portano la sua firma. Certo è, però, che, soprattutto ieri, la squadra non lo ha aiutato per nulla e lo ha spesso abbandonato a se stesso.

Al Milan servono i suoi gol, i suoi movimenti da attaccante vero che crea la profondità e attacca gli spazi, ma in questo momento bisogna accontentarsi della sua determinazione e del suo impegno, cose che di sicuro non mancano e non sono mai mancate. Il gol all’esordio nella sua prima gara da titolare ad Empoli, condito da qualche buona giocata (come il numero con il quale riuscì a liberare Menez in occasione della traversa), ha illuso più di qualche milanista sul fatto che “El Nino” fosse già al top e aveva cominciato un discorso bruscamente interrotto dal suo arrivo al Chelsea, una storia d’amore con i gol che, tra Atletico Madrid e Liverpool, lo avevano consacrato tra i bomber più forti dell’intero panorama calcistico mondiale.

Dopo Empoli, però, tre prove in colore tra Cesena, Chievo e Verona. Poi la panchina contro i viola e lo scampolo di gara concessagli da Inzaghi. Di certo niente di trascendentale, ma sia domenica che ieri sera, Fernando Torres ha mostrato chiari segnali di ripresa e tanta voglia di far bene. I ripiegamenti in fase difensiva, la voglia di venirsi a prendere la palla qualche metro più in là rispetto all’area di rigore, tutti elementi di un impegno che non sempre poi hanno corrisposto con la lucidità negli appoggi e nelle aperture ai compagni (tanti quelli sbagliati ieri sera), ma soprattutto con una sua presenza massiccia in area di rigore. Per ora l’impegno è da apprezzare e ancora è presto per bocciarlo, ma da lui ci si aspetta di più, soprattutto in fase realizzativa.

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