A Verona il Milan di Pippo cerca il vero Torres e rilancia El Shaarawy

Questione di ore e poi il Milan riprenderà la sua marcia in Serie A, a Verona il passato non conterà se non per dare maggiore carica e attenzione agli uomini di Inzaghi per mantenere una classifica di buon livello. Per vincere.

I rossoneri dovranno fare a meno di Menez, in panchina perché non al meglio ma pronto a subentrare, e anche Diego Lopez. Sì perché La Gazzetta dello Sport, stamane, scioglie dubbi e analizza i due giocatori più attesi. Da uno spagnolo ex Real Madrid, preservato per la sfida con la Fiorentina, ad uno spagnolo ex Chelsea chiamato a manifestarsi. Fernando Torres. Dopo l’esordio efficace contro l’Empoli El Nino non è più riuscito a lasciato il segno, con Cesena e Chievo si è nascosto giocando. Non si è mai reso pericoloso, spesso fuori dalla manovra e ancora alla ricerca di se stesso nel “nuovo mondo”. Senza Nazionale, ha lavorato bene a Milanello e Filippo Inzaghi si fida: questo pomeriggio il gol potrà non arrivare, ma senza una grande prestazione inizierebbero le prime vere polemiche.

In settimana ha chiesto pubblicamente spazio, lo avrà. E non dovrà sprecarlo. E’ Torres che deve dimostrare al Milan. Al suo fianco giocherà El Shaarawy, voglioso di rilancio e di alleggerire nervosismo e pressioni. Il Faraone non vede l’ora, l’attacco lo aspetta.

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