Lo stadio rossonero passa da Porta Nuova. Ecco i protagonisti

Il nome di Manfredi Catella può suonare sconosciuto ai più. Dietro ad un quartiere che cambia volto e, di conseguenza, dietro ad una città che cambia ci sono sempre colossi. Catella, tra i più brillanti manager italiani, è al vertice di uno di questi colossi. Si chiama Hines Italia. Altro non è che una società immobiliare, appartenente al gruppo texano Hines, che amministra quattro fondi immobiliari riservati a investitori istituzionali. Tradotto: progettano quartieri (con tanto di palazzi, aree verdi e pertinenze commerciali) e li rivendono a chi vuole puntare su questi progetti.

A Milano Hines Italia ha dato vita ad una delle più grandi riqualificazioni della storia italiana: Porta Nuova, il nuovissimo quartiere che si estende dall’Isola a Garibaldi, passando per l’area delle ex Varesine. Grattacieli, spazi verdi, costruzioni firmate da archistar fanno di questa zona un modello di rivitalizzazione urbana.

A Catella e Hines Italia si è rivolta negli ultimi tempi Barbara Berlusconi. L’amministratrice delegata rossonera, secondo quanto ha riportato anche oggi Milano Finanza, non ha alcuna intenzione di desistere dal progetto di costruire uno stadio di proprietà. Il dialogo col mondo del real estate sta andando avanti serrato e Catella sembra essere diventato l’interlocutore più idoneo per trovare un’intesa.

Il Milan, infatti, ha la necessità assoluta di formalizzare una partnership con una società in grado di costituire un fondo comune di investimento immobiliare, finalizzato allo sviluppo del progetto dello stadio. A sua volta questa società, che potrebbe essere Hines Italia, si adopererà per reperire le risorse finanziarie necessarie al Fondo, andando sul mercato alla ricerca di investitori terzi, ma anche ricorrendo all’indebitamento finanziario. Ad ogni modo, Catella è senz’altro il partner ideale. Un tipo giovane, tosto, allo stesso tempo “alla mano”, impegnato anche nel sociale, inteso come miglioramento della qualità della vita nelle città. Se volete farvi un’idea, visitate la Fondazione Catella, dedicata a Riccardo Catella, padre di Manfredi. Già il parco giochi per i bambini, aperto a tutti i passanti di via De Castilla, è il simbolo di questa filosofia.

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