
E’ un’Inter grintosa e motivata, quella che si presenterà a San Siro in occasione del derby, incontro valido per il posticipo domenicale della dodicesima giornata di Serie A. I nerazzurri, che nell’ultima gara di campionato erano stati raggiunti in extremis dal Verona, hanno cambiato guida tecnica e faranno il possibile per aprire la seconda era di Mancini, intenzionato a schierare i suoi uomini con un 4-3-1-2 compatto e dinamico, con il piede giusto, cioè con una vittoria. Determinazione, intensità e aggressività. Saranno questi i tre dogmi dell’Inter che, per rientrare nella corsa verso un posto in Europa, farà il possibile per mettere in scena una grande prestazione.
Punti di forza: coppia d’attacco; trequarti.
Punti deboli: i terzini.
Le note dolenti dell’Inter, per lo meno sulla carta, sono rappresentate dai difensori laterali. Salvo colpi di scena, sulle fasce, i nerazzurri dovrebbero giocare con Nagatomo e Dodò. Questi ultimi corrono molto e si propongono in avanti con regolarità, ma non sempre effettuano cross precisi e interessanti, mentre evidenziano gravi lacune riguardanti la fisicità, il senso della posizione e la fase difensiva. Già, malgrado spingano con continuità, i terzini dell’Inter lasciano spesso scoperta la corsia di competenza, concedendo di conseguenza spazio agli avversari, e faticano in maniera eccessiva nell’arginare gli uno contro uno. Puntati da dirimpettai tecnici e decisi, vanno in subbuglio e rischiano di essere superati con troppa facilità, anche perché risultano spesso inconsistenti dal punto di vista fisico. Insomma, in determinate situazioni, specie quando chiamati a coprire, commettono gravi ingenuità, mettendo in allarme l’intero reparto arretrato e minando gli equilibri e la solidità della squadra. Tasti dolenti. Approfittarne.
Giocatore chiave: Mauro Icardi.
This post was last modified on 23 Novembre 2014 - 11:24