Gasport, Menez parla da leader: “Devo tornare a far vincere la squadra”

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Jeremy Menez ha parlato della sua attuale situazione e del momento che sta attraversando il Milan, facendo autocritica in merito alle sue recenti prestazioni, meno brillanti rispetto a quelle messe in mostra nel corso delle prime uscite, e non nascondendo il rammarico per gli ultimi due pareggi raccolti dalla compagine rossonera. Parole da leader, insomma.

Sulle sue ultime prove: “Possiamo fare molto meglio e, se la squadra non sta vincendo, è anche colpa mia“. E ancora: “Il Presidente vuole che io tiri di più in porta e, da domenica, ci proverò. Sono il primo deluso dalle mie ultime prestazioni e, visto che non stavo ancora bene, era giusto che contro il Cagliari partissi dalla panchina. Sto lavorando per ritrovare la forma, il mio è un problema fisico, non psicologico. Sono stato fermo 15 giorni, durante la sosta: per me, sono stati tanti. Da domenica, devo di nuovo far vincere la squadra“.

Sulla sua collocazione tattica ideale: “Io rendo meglio al centro dell’attacco, al Psg giocavo con Ibrahimovic e posso farlo anche con Torres, ma contano l’equilibrio e le scelte di Inzaghi“. Sulle ambizioni e sui doveri di questo Milan: “Ora dobbiamo ripartire con una vittoria: non c’è altra possibilità. Il Milan deve puntare alla Champions: con la squadra che abbiamo, sarebbe un peccato non qualificarsi. È un campionato un po’ strano: la Juventus e la Roma sono le più forti, ma, nel calcio, non si sa mai. Non c’è la verità, nel calcio, vedremo dove saremo a fine anno“.

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