Poli a Marassi: il ritorno dell’ex per ritrovare quell’efficacia perduta

Il Milan si appresta ad affrontare la delicatissima trasferta di Marassi: tappa fondamentale per i rossoneri, catapultati indietro di un anno dopo il black out di San Siro contro il Palermo, e attesi da una banco di prova di primissimo livello dopo il “disincanto” testimoniato dai primi fischi piovuti sul nuovo corso targato Pippo Inzaghi.
Motivo di grande interesse e fascino sarà il ritorno di un agguerrito Andrea Poli a Marassi, sotto il cielo blucerchiato: il suo cielo per ben quattro stagioni, intervallate dai prestiti al Sassuolo e all’Inter, prima di percorrere il sentiero di Milanello.

Dopo la notizia lanciata da Inzaghi, nella consueta intervista a Milan Channel, che precede la conferenza, del forfait di Muntari, si spalancano le porte per un impiego dal primo minuto per l’ex blucerchiato, in un centrocampo che potrebbe essere dipinto di Orange: con De Jong vertice basso e il probabile ballottaggio van Ginkel-Saponara a completare la mediana. Una mediana che necessita fortemente del dinamismo, della qualità e della capacità negli inserimenti di Andrea Poli: il cuore rossonero di Vittorio Veneto ha conquistato tutti con il suo animus pugnandi, ma la dimensione attuale del numero 16 non può certo convincere in toto. È arrivato anche per Poli il momento di concretizzare, soprattutto in termini di gol, il buon atteggiamento mentale e le generose prestazioni offerte sul campo.

Poli, fin dal suo sbarco a Milanello il 9 luglio di un anno fa, ha conquistato tutto l’ambiente rossonero per spirito e dedizione al lavoro, è stato uno dei pochi ad essersi salvato nell’ultima stagione: si è rivelato un elemento imprescindibile del centrocampo rossonero. E il suo riscatto è stato, finora, il migliore spot per la nuova mission del Presidente Silvio Berlusconi: un Milan giovane, forte e italiano.

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