Vorrebbero, ma non possono…

Come in ogni squadra ci sono giocatori scontenti del loro minutaggio e il Milan non fa eccezione. La giornata di ieri però è stata abbastanza particolare perché hanno parlato tre ‘epurati’ di Inzaghi, tra giocatori che non hanno trovato spazio in questo inizio di stagione: Armero, Mexes e Niang.

Le parole più forti sono state sicuramente quelle del colombino, che dopo i dieci minuti alla prima gara con la Lazio non ha più messo piede in campo. L’ex Udinese ha detto che è stato Inzaghi a volerlo portare al Milan ma fino ad ora la fiducia è mancata completamente. Dovrebbe essere il vice De Sciglio ma anche quando manca un terzino titolare, come a Genova con Abate e DeSci viene spostato a destra, a sinistra è stato schierato Bonera. E anche per il derby si sta progettando una situazione inedita a destra, con Poli o , addirittura Essien. Che Armero non sia un terzino è cosa arcinota, che nel Trofeo Berlusconi abbia fatto male è altrettanto vero. Però, in emergenza,  un’occasione dal primo minuto gli andrebbe concessa.

Rimanendo in difesa e spostandoci al centro troviamo Philippe Mexes che contro la Sampdoria ha fatto il suo esordio assoluto in stagione. Il francese si è comportato più che bene, a testimonianza che il valore del giocatore è alto. Paga l’ingaggio da top player, 4 milioni l’anno, che in estate non ha voluto spalmare. Ma quel suo: “Vorrei restare, non chiedo quello che guadagno adesso. Spero di rinnovare…” arriva un po’ a sorpresa ma dimostra, quello detto da Pippo in conferenza, e cioè che la voglia e la professionalità dell’ex Roma non sono mai venuti meno. A cifre ridotte un rinnovo non sarebbe così scandaloso.

E infine M’Baye Niang. Qui il discorso è un po’ diverso perché come confermato dallo stesso giocatore, Inzaghi in estate gli aveva consigliato di andare in prestito in Italia ma lui voleva giocarsi le sue chance in rossonero. L’abbondanza in attacco, l’esplosione di Honda e la sua poca confidenza con il gol degli scorsi anni hanno fatto il resto. Ieri al ”L’Equipe” ha dichiarato di volersi togliere l’etichetta di Bad Boy e allora forse a gennaio se capiterà l’occasione in prestito non se la farà scappare.

Tre casi diversi, tre giocatori, uniti a Giampaolo Pazzini che soffre in panchina nonostante Torres non stia segnando, che non sono soddisfatti delle scelte di Inzaghi ma che vorrebbero comunque reintegrarsi e rendersi utili per questi colori. Resta da capire se arriveranno prima le occasioni dal primo minuto o se arriverà prima il mercato di gennaio…

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