SM ANALISI/ Diavolo senz’anima: un mese senza vittorie e un trend preoccupante quando si è sotto

In Argentina la chiamano “garra”, termine intraducibile in italiano ma molto vicino al momento del Milan di Inzaghi. E’ quella condizione agonistica che dà ad un atleta quel “queed” in più per poter superare situazioni difficili e complicate grazie alla forza di volontà e alle proprie doti personali. La “garra” è quella che ha usato il Liverpool per reagire nella notte di Instanbul, ma è anche quella che ha utilizzato il Milan per vendicarsi due anni dopo. E il Milan attuale di mister Inzaghi manca proprio di questa caratteristica: quando andiamo in svantaggio, non riusciamo mai a ribaltare il risultato in una vittoria.

Le partite contro Juventus, Empoli, Cesena, Cagliari e Palermo sono l’emblema di quanto appena detto. Al massimo, i rossoneri sono riusciti a strappare un pareggio come accaduto contro le neo promosse Empoli e Cesena e contro il Cagliari di Zeman in una partita che poteva anche finire anche peggio. Allo stesso tempo, però, la squadra è avvolta in un trend negativo più che preoccupante. Fino a metà ottobre, infatti, una volta essere andati in vantaggio, i rossoneri portavano sempre a casa i tre punti: è accaduto contro Lazio, Parma, Chievo ed Hellas Verona. Ma da un mese a questa parte il dato si è clamorosamente invertito: andiamo in vantaggio e al massimo strappiamo un punto, come con Fiorentina, Sampdoria e Inter nel derby. Un’inversione di tendenza che inzia a preoccupare in casa Milan.

Trasportando la “garra” nell’ideale rossonero, potremmo dire che a questo Milan firmato Filippo Inzaghi manchi l’anima: mai una reazione ad un cazzotto in un ultimo mese da inferno. Retorica o no, preoccupa questo trend nel quale il Milan si è infilato e dal quale deve presto uscire. Domenica a San Siro arriva l’Udinese, quale occasione migliore per tornare alla vittoria?

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