SM ANALISI/ Milan, sarà un derby da neofiti: solo cinque (degli undici titolari) l’hanno già giocato prima

Il derby non è mai una partita come la altre. Può essere la goccia che fa traboccare il vaso di una stagione iniziata così così, ma può anche diventare quell’ancora di salvataggio per rimanere a galla in un momento difficile. Oppure è il mattone finale di una casa costruita su solide basi, o la palla al piede che ti trascina in fondo all’inferno. Insomma, il derby è una partita da non sbagliare. Ma affrontarlo con solo cinque giocatori, dell’undici titolare, che hanno già giocato questo tipo di partite non è un rischio? Occhio Pippo, Mancini è pronto a farti lo sgambetto.

Il primo esordiente nella stracittadina di Milano sarà Diego Lopez. Il portiere spagnolo è abituato alle pressioni di partite come questa, però un derby è sembre un derby. Dovrà essere bravo Inzaghi (e soprattutto Abbiati), a fornirgli tutti gli ingredienti fondamentali per affrontare al meglio una sfida del genere. La difesa sarà il reparto con più “esperienza”: Abate, Mexes e De Sciglio ne hanno già giocati nella loro carriera, ma non Alex. Anche se sul campione brasiliano ci sono pochi dubbi: troverà la giusta concentrazione. A centrocampo Muntari dovrà far capire ad Essien e Bonaventura cosa vuol dire lottare su ogni pallone nel derby, mentre in attacco El Shaarawy sarà l’unico che esperienza e gol nella partitissima: Honda e Menez, infatti, sono due neofiti.

Partite come quella che andrà in scena domenica si vincono anche (e soprattutto) con l’esperienza. Quella che mancherà anche ad Inzaghi, mentre Mancini è una certezza. Ma si sa: qualche volta, quando nessuno se lo aspetta, l’allievo può superare il maestro.

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