Van Ginkel e Saponara in attesa: Inzaghi, se non ora, quando?

Archiviato il derby, il Milan si appresta a ricevere l’Udinese a San Siro: ennesimo crocevia di una stagione ancora tutta da decifrare. Come tutte da decifrare sono le (validissime) soluzioni van Ginkel e Saponara, esemplificazioni di un Milan giovane e di qualità. Perennemente relegati ai margini del campo, in quel limbo tra panchina e Milanello, tra infortuni ed affermazione, i due centrocampisti potrebbero rappresentare delle opzioni qualitativamente importanti per Pippo Inzaghi: l’olandese come costruttore di gioco, l’ex Empoli come incursore.

Etichettati come ottimi prospetti e accomunati da un destino parallelo condito da qualità e infortuni, anche gravi, che ne hanno rallentato il percorso di crescita e impedito l’affermazione, rispettivamente a Stamford Bridge e a San Siro, van Ginkel e Saponara sembrerebbero calzare a pennello con il nuovo corso rossonero targato Inzaghi, pienamente sponsorizzato dalla mission presidenziale: nell’officina di Milanello dovranno essere valorizzati i giovani di qualità e addestrati a costruire il gioco. Il contropiede non può e non deve essere l’unica risorsa, è il messaggio che costantemente parte da Arcore. “Cerchiamo di mettere in pratica le nuove idee del presidente ma non sempre è possibile”, la pronta risposta del tecnico rossonero, che potrebbe valere per le gestioni di van Ginkel e Saponara: il primo ha giocato mezz’ora ad Empoli, prima di infortunarsi alla caviglia, il secondo ha debuttato contro il Palermo, dopo l’operazione al ginocchio sinistro, ed è stato tra i più propositivi. Un’impressione confermata anche contro il San Lorenzo, in occasione del “Trofeo Berlusconi”, in una serata condita da un pregevole assist per il gol di Pazzini.

Certo è, che viste e considerate le defezioni a centrocampo di Montolivo e De Jong, Pippo Inzaghi avrebbe potuto azzardare un impiego più cospicuo dei due giovani talenti: durante la settimana dati in ballottaggio dal 1′, poi costantemente ecco riproposta la muraglia ghanese, come in occasione del derby. Sarebbe stato, invece, suggestivo, data l’assenza di De Jong, l’impiego di van Ginkel come perno centrale davanti la difesa, dopo aver illuminato San Siro contro il San Lorenzo: passaggi precisi, testa alta, sicurezza nel disimpegno, dimostrando una personalità di sicuro affidamento, van Ginkel è stato, infatti, leader di una formazione già competitiva come l’Under 21 olandese e promesso titolare nel Chelsea di Mourinho prima del grave infortunio. Contro l’Udinese, proprio in queste ore, salgono le sue quotazioni in qualità di vice De Jong, anche perché lo staff tecnico rossonero starebbe studiando un rientro graduale per Montolivo. E con Pippo Inzaghi intenzionato a rispolverare Pazzini, i lanci calibrati di van Ginkel potrebbero rivelarsi funzionali alla causa.

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