Bonaventura, uomo ovunque

Uno dei migliori, sicuramente uno dei pochi a salvarsi. Nonostante lo 0-1, con il Genoa Bonaventura ha ribadito il suo servizio necessario alla causa rossonera. E fa niente se per la prima volta in stagione il Milan ha perso con lui in campo dall’inizio. Pensiamo al resto, alle gare scorse ma soprattutto alla dimensione della prestazione di ieri a Marassi: Jack ha convinto per sacrificio e presenza, uomo-ovunque quasi in ogni situazione.

E’ stato positivo nell’atteggiamento, vivo e dinamico, anche se ha sprecato due buonissime chance (quasi le uniche avute dalla squadra in tutta la gara), specie quella nel finale al volo sulla sponda di Niang, per salvare il Diavolo. Di scuse non solo ne ha, ma le merita visti i chilometri corsi e rincorsi nelle due fasi, in un ruolo, quello di mezz’ala, ormai perfettamente cucito su misura. Insieme a Montolivo e De Jong può formare una mediana di livello, le premesse non mancano e si sono viste nelle sofferenze di Marassi. Bonaventura fin qui sta mantenendo una costanza pregevole, lo stesso principale aspetto che manca alla squadra di Inzaghi per cambiare musica e rendersi davvero conto, al di là della classifica aperta, di poter valere il terzo posto. E farsi rispettare dalle avversarie. Fisicamente al top, ha portato punti e due gol (Parma e Cagliari), aspettando di segnare a San Siro.

Rispetto a Menez, Alex e Diego Lopez, il 25enne italiano, già pedina preziosa nella Nazionale di Conte, potrebbe facilmente dimostrarsi l’acquisto del mercato estivo più duraturo ed efficace. Silenzioso e grande, un giocatore superiore. Il Milan lo applaude, Bonaventura è una delle marce più veloci dell’intero progetto.

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