CHIAVE TATTICA/ Quando il gioco sulle fasce decide la partita

Grazie a un’ottima prestazione, caratterizzata anche da un assetto tattico quasi perfetto, il Milan batte l’Udinese per due reti a zero e torna in corsa per un posto in Europa League. Gli uomini di Inzaghi scendono in campo con grinta e determinazione, rimangono corti e compatti e fanno la partita quasi per l’intero arco di gara.

Sulle corsie laterali, malgrado Stramaccioni disponga l’Udinese con un 4-4-2 di base, non c’è storia: El Shaarawy e Honda, aiutati dai movimenti di Menez, ripiegano con continuità, corrono alla follia, saltano l’uomo con regolarità, creano superiorità numerica sulle fasce e permettono al Milan di sfondare. Anche Bonera e Armero, che in fase propositiva dice la sua ma rischia di andare in difficoltà quando chiamato a difendere, si propongono in avanti con continuità e permettono ai rossoneri di straripare sulle fasce. Ecco allora che l’Udinese riesce a rendersi pericoloso, per lo meno in parte, soltanto a seguito di due azioni di contropiede.

Già, nonostante Diego Lopez non debba compiere interventi, a centrocampo il Diavolo non brilla. Essien parte bene ma cala sul lungo andare, prima di farsi espellere, mentre Van Ginkel è ordinato ma non risulta dinamico. Bonaventura, schierato nella posizione di interno sinistro di centrocampo, riesce invece a svolgere entrambe le fasi con brillantezza e concretezza. In ogni caso, la mediana friulana non approfitta appieno dei varchi che il Milan concede per le vie centrali del campo.

Ecco allora che, senza correre rischi in fase difensiva, nella ripresa, il Diavolo trova le due reti che decidono la partita. Buona vittoria, per i rossoneri, che non soffrono nemmeno quando finiscono in dieci. Merito dei ripiegamenti delle punte esterne, del gran lavoro di Bonaventura, che mette in circolo polmoni e spirito di sacrificio, del gioco sulle fasce e delle decisioni di Inzaghi, che passa subito a un 4-4-1 solido ed equilibrato (una volta espulso Essien) e decide di rinunciare a Torres, proponendo un attacco di movimento.

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